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Dal rischio di messa in liquidazione alla speranza di un misterioso soggetto disposto a rilevare la società, che potrebbe concretizzarsi in questi giorni se non in queste ore. È successo di tutto in seno all’Alessandria Calcio, alle prese con le solite turbolenze societarie che si trascinano ormai da troppi anni. Il peggio sembra essere finora scongiurato: nessuna cessione eccellente, nessun ridimensionamento, stipendi di settembre e ottobre pagati prima di Natale.
Il primo vero campanello d’allarme è suonato con le dimissioni di Maurizio Pavignano dopo la gara vinta al Moccagatta contro il Rimini, ha deciso di rinunciare alla carica di presidente.

In un successivo cda l’azionista di maggioranza Gianluigi Capra è stato nominato amministratore delegato. Capra si è esposto in prima persona per pagare stipendi e pendenze di settembre e ottobre, facendo però sapere che non sarebbe stato in grado di onorare la nuova scadenza di febbraio. Lo stesso allenatore Cusatis aveva dato per scontato un ridimensionamento della rosa. In effetti sembravano sicure le cessioni di pezzi da novanta come il portiere Servili, il fantasista Degano, e soprattutto gli attaccanti Fanucchi e Ferretti dati per certi al Venezia.

Tutto però è stato poi bloccato fino al 3 gennaio, giorno di apertura del mercato invernale, e ad oggi queste cessioni ancora non ci sono state e non dovrebbero esserci. Ci sarebbe invece un interlocutore, un gruppo imprenditoriale, interessato a rilevare la società. Verificati i bilanci societari, l’offerta potrebbe arrivare a breve. Perlomeno è quello che i tifosi dell’Alessandria sperano.

 

 

Riccardo Ghezzi

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