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L’Alessandria batte 1-0 la Pro Vercelli nel derby n. 88 e mette pressione in classifica, dove sale al 3° posto a 56 punti, a -2 dalla stessa Pro (sconfitta dopo 15 partite) e a -3 dal Como (1 gara in meno). Con 6 giornate da giocare è tutto possibile. Peccato per il rigore sbagliato (il 3°), ma stavolta i grigi hanno mostrato qualità, ferocia agonistica, attenzione, grande fase difensiva, mandando un forte segnale al campionato

LA GARA – Longo sorprende tutti col suo piano-partita, schierando il 3-4-3 e rinunciando di fatto ai trequartisti. Squadra molto aggressiva con Casarini (il migliore) e Bruccini in mezzo e il tridente Mustacchio-Eusepi-Arrighini. La partenza feroce dei grigi mette in difficoltà la Pro Vercelli (3-4-2-1), che per i 48′ della prima frazione non riesce a venirne fuori. Ospiti pericolosi con Mustacchio e Arrighini, poi Sini si infortuna (8′) ed entra Macchioni. All’11′ fallo di Auriletto su Mustacchio al limite, l’arbitro dà la punizione e il ‘rosso’, poi si consulta con l’assistente e cambia la decisione: rigore e ‘giallo’. Eusepi sbaglia 2 volte, tirando addosso a Saro dal dischetto e pure la respinta. Niente gol. L’Alessandria non si abbatte e morde la Pro, che fatica molto ad uscire. Al 27′ Arrighini tira sull’esterno rete, al 44′ Mustacchio va via a destra e crossa: Nielsen in scivolata anticipa il suo portiere e lo infila, autogol e 0-1. Nel recupero raddoppio sfiorato ancora con Arrighini, fermato da Saro con una grande uscita, ma la punta poteva fare meglio.

Nella ripresa Modesto prova con i cambi ad invertire l’inerzia della gara, ma gli ospiti pressano e ripartono, e al 49′ Bruccini pesca Mustacchio in area, destro alto. Solo dopo l’ora di gioca i grigi allentano il pressing e la Pro sale, pericolosa al 67′ con Gatto che di testa impegna Pìsseri. Longo assesta la squadra con i cambi e al 73′ Saro evita il raddoppio ospite anticipando di piede Eusepi su cross di Mora. Nel finale padroni di casa tutti avanti: Emmanuello sfiora il palo col destro (85′), poi al 94′ il portiere Pìsseri sigilla la vittoria deviando una punizione di Della Morte. Stop. L’Alessandria c’è.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.