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Se vi raccontassero che Alessandria è legata alla storia della massoneria e che in molti punti della città, davanti i vostri occhi si mostrano dei simboli massonici incisi su alcuni monumenti, sui fregi sopra le finestre, sui cornicioni sotto il tetto, sui balconi o intagliati sui portoni di alcuni palazzi a cui distrattamente ci passiamo vicino senza quasi farci caso camminando per le vie, sareste meravigliati?

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Un bel modo di scoprire il legame della città con la Massoneria è quello proposto dall’agenzia viaggi Valdata Tour di Cristina Valdata e Giancarlo Bertola insieme ad altri itinerari da loro studiati e creati per scoprire il capoluogo piemontese con un occhio un po’ diverso.

 

Cristina Valdata, grazie alla sua squisita intelligenza, la sua cultura umanistica, il suo impegno per il territorio, la conoscenza del turismo e il suo carattere schietto riesce a rendere ogni conversazione una piacevole sorpresa.  Una vita dedicata al mondo dei viaggi e all’agenzia di famiglia portata avanti con coerenza, correttezza ed onestà prima con i suoi genitori e negli ultimi anni con il suo socio, amico e collega Giancarlo, attraverso tutti i cambiamenti che il mondo dei viaggi organizzati ha subito negli ultimi anni.

 

Dei programmi che ha organizzato e proposto per visitare Alessandria, quello che mi affascina di più è l’Alessandria massonica. Da dove è nata l’idea? Me la può raccontare a grandi linee?

 

L’idea nasce dalla pubblicazione di un libro scritto da mio papà, Alberto Valdata, dal titolo “LA MASSONERIA IN ALESSANDRIA, DALLE ORIGINI AGLI ALBORI DELL’UNITÀ DI’ITALIA” che racconta, appunto, la storia della Massoneria svoltasi in Alessandria in quei tempi.

Da lì, nasce l’idea di scrivere e realizzare un itinerario tematico a tappe che racconta le parti salienti di quel tratto di storia della nostra città.

 

Come ha vissuto questi anni di cambiamenti incredibili nel mondo del turismo organizzato e di conseguenza l’evoluzione delle agenzie di viaggio?

 

Il settore turistico delle agenzie di viaggi ha visto, da 45 anni ad oggi, molteplici cambiamenti, a cui gli agenti di viaggio sono stati abilmente in grado di adattarsi e di modificare i propri servizi. Primo fra tutti l’avvento di Internet che ha reso, come per altri settori, l’acquisto di un pacchetto turistico fruibile un po’ da tutti. Questo ha in parte eliminato una parte di clientela, ma allo stesso tempo ha fidelizzato ancora di più il cliente che non si accontenta di un click ma, giustamente, cerca professionalità, consulenza, competenza, serietà e contatto umano, oltre alla volontà di affidare la responsabilità ad una persona che ha un volto invece di accontentarsi di un sito web con cui è molto più difficile arrivare ad un confronto o ad una risoluzione in caso di eventuali problematiche che si possono verificare durante un viaggio.

 

Il turismo in provincia di Alessandria, quali potenzialità ha nel territorio? Sicuramente non è un mercato adatto a tutti i tipi di turisti, secondo la sua esperienza quali tipi di ospiti possono essere adatti alla nostra provincia?

 

Il nostro territorio, così come la nostra città, ha un grande potenziale turistico che, piano piano, stiamo cercando di rendere reale. Con il riconoscimento del Monferrato come Patrimonio dell’Unesco, Alessandria è il perfetto punto di partenza per la realizzazione di pacchetti turistici dedicati all’incoming per la conoscenza del nostro territorio. La sfida è riuscire ad incanalare i gruppi di stranieri che passano da Alessandria per raggiungere altre mete ed invogliare loro a fermarsi a visitare la nostra Alessandria, che ha tanto da offrire anche se molto sovente gli alessandrini stessi non ne sono consapevoli.

 

A proposito del Comitato Agenzie di Viaggi di Alessandria e Provincia mi può raccontare come è nato il comitato e quali le azioni contro gli abusivi?

 

Il Comitato Cavap è nato nel 2018 dalla volontà mia e di alcuni miei amici e colleghi agenti di viaggio. Un giorno, stanchi di vedere locandine di viaggi abusivi, vale a dire organizzati in autonomia da circoli, parrocchie, associazioni e privati, abbiamo deciso di coinvolgere tutti i colleghi della nostra provincia per unirci e provare a combattere questo fenomeno, che realizza tour senza licenza, assicurazione rc, fondo di garanzia, assicurazione sanitaria e, soprattutto, che produce “nero” e non paga tasse e tributi. Occorre quindi specificare che l’unica realtà che, di legge, ha il titolo di organizzatrice di tour e pacchetti turistici è l’agenzia di viaggi.

Il Comitato, dopo un anno intero di studio della materia, ha realizzato un convegno molto importante il 31 gennaio 2019, in cui è stato affrontato il grave problema dell’abusivismo turistico dal punto di vista legale, fiscale ed assicurativo: un grande traguardo per poter effettuare segnalazioni e denunce agli organi di competenza.

 

Parlando a livello nazionale, dopo tanti anni di una gestione approssimativa del turismo italiano, finalmente è stato ripristinato il Ministero del Turismo. E’ un’azione tardiva oppure rappresenta un’effettiva possibilità di tutela del settore turistico italiano?

 

Ritengo che sia stata una decisione corretta e dovuta. Che diventi un’effettiva possibilità di tutela del settore turistico italiano lo potremo scoprire più avanti, ma io me lo auguro con tutto il cuore.

 

Torniamo invece alla nostra città. Immagini che io sia un turista straniero che le chiede quale è l’attrazione poco conosciuta della città o del territorio. Quale mi consiglierebbe?

 

Senza dubbio consiglierei l’ausilio di una guida turistica individuale che possa accompagnare ed illustrare le bellezze più importanti della nostra città: dalla Chiesa di Santa Maria di Castello alla Cittadella, da Piazza della Libertà con i suoi palazzi storici ed il mosaico di Gino Severini a quello che fu il ghetto ebraico con la Sinagoga, dalla Chiesa di Gardella ai quartieri del centro storico. Sono certamente di parte, ma vedo le bellezze della nostra città ed il loro potenziale e spero veramente che un giorno Alessandria possa essere città turistica a tutti gli effetti.

Francesco Conta

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"