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Tra meno di un mese si terrà ad Acqui Terme la 47a edizione del Premio Acqui Storia. Un premio nato a fine anni ’60 in onore in memoria della “Divisione Acqui”, una tra le più grandi unità del Regio Esercito nella seconda guerra mondiale, dissolta dalle forze armate tedesche durante l’eccidio di Cefalonia. Durante l’estate sono stati selezionate le opere
di quindici autori finalisti appartenenti alla produzione storiografica nazionale ed internazionale: cinque nella sezione storico scientifica, cinque nella sezione storico divulgativa e cinque nella sezione romanzo storico raccogliendo le migliori penne della storiografia nazionale ed internazionale. La Giuria della Sezione scientifica ha scelto i seguenti finalisti:
Kiril Plamen Kartaloff, “La sollecitudine ecclesiale di Monsignor Roncalli in Bulgaria” (1925-1934), Libreria Editrice Vaticana; Ian Kershaw, “La fine del Terzo Reich. Germania 1944-45”, Bompiani; Luigi Mascilli Migliorini, “Metternich”, Salerno Editrice; Luciano Mecacci, “La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile”, Adelphi; Gianpaolo Romanato, “Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo”, Lindau. La Giuria della Sezione divulgativa ha indicato come volumi finalisti: Piero Buscaroli, “Una nazione in coma. Dal 1793, due secoli”, Minerva Edizioni; Mauro Canali, “Il tradimento. Gramsci, Togliatti e la verità negata”, Marsilio Editori; Franco Cardini – Sergio Valzania, “La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima guerra mondiale”, Mondadori; Giancristiano Desiderio, “Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce”, Liberilibri; Max Hastings, “Catastrofe 1914. L’Europa in guerra”, Neri Pozza Editore. La Giuria della Sezione Romanzo Storico ha scelto come finalisti: Vasken Berberian, “Sotto un cielo indifferente”, Sperling & Kupfer; Luigi De Pascalis, “Il mantello di porpora. Ascesa e caduta dell’imperatore Giuliano”, La Lepre Edizioni; Pietro Neglie, “Ma la divisa di un altro colore”, Fazi Editore; Massimiliano Parente, “Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler”, Mondadori; Sebastiano Vassalli, “Terre selvagge”, Rizzoli. A fine settembre verranno resi noti i vincitori delle tre sezioni dell’Acqui Storia, che prevede per ciascun autore una borsa di 6500 euro, unitamente al Premio Speciale alla Carriera, alla proclamazione dei “Testimoni del Tempo” e al riconoscimento “La Storia in TV” quest’anno alla 12° edizione. Il Premio Acqui Storia, il più importante non solo in Italia ma in tutta Europa per i libri di argomento storico, oltre il sostegno delle Istituzioni locali ha anche ricevuto il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Negli ultimi due anni hanno partecipato al Premio registi come Carlo Verdone, Pupi Avati, Pier Francesco Pingitore, il Direttore di Rai Uno e Rai Sport Mauro Mazza, Valerio Massimo Manfredi, Roberto Giacobbo, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Vittorio Feltri, Giancarlo Mazzuca, Maria Gabriella di Savoia, l’Ambasciatore Maurizio Serra, Dario Fertilio, Ottavio Barié, Gianpaolo Pansa, Franco Cardini e tanti altri.
Appuntamento all’Ariston di Acqui Terme, sabato 18 ottobre alle ore 17.

Giampi Grey

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