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Sono tutti ladri? Dire così suonaun po’ da qualunquista; però è certo che l’occasione “fa l’uomoladro”. Oggi; che il mondo della politicaè attraversato; forse più che ieri; da unapoderosa tempesta giudiziaria; bisognerebbecreare per i partiti; che per tuttiquesti anni; pur ricevendo sovvenzionipubbliche; hanno avuto norme al pari diuna qualsiasi sodalizio di puro volontariato;una sorta di regolamentazione piùrigida; magari investendoli; così comeaccade in Germania; di compiti burocratici;come ad esempio quelli sino adoggi esperiti dai CAF.Certo che il metodo migliore per sovvenzionarela politica a nostro pareredovrebbe essere quello che passa direttamenteattraverso la volontà dei cittadini;con le donazioni del 5 per milleal momento della denuncia dei redditi;oppure tramite le classiche donazioniliberali debitamente registrate pubblicamentemettendo un limite all’importo;anche perché la politica NON deve diventare una “cosa da signori”; come ai tempi del suffragio per censo.Con questo tipo di sovvenzioni il sostegno ai partiti – che sono insostituibili organizzazionidi mediazione tra societàcivile ed istituzioni per trasformare lesingole istanze in politiche pubblichegenerali – potrebbe diventare più trasparente;anche se la corruzione in se stessasarà sempre e comunque presenteperché inscindibilmente legata allanatura umana. Gli uomini sono infattipropensi alla corruzione e lo fanno per diversi motivi: chi per arricchimento personale(la corruzione pulviscolare); chiper soddisfare meccanismi di apparato(la corruzione sistemica) oppure per affermareil proprio status (la corruzionerampante).Il primo e il terzo tipo di corruzione accompagnerannosempre l’umanità nelsuo cammino; perché legata alla naturadell’uomo; e per contenerle sarà necessariopiù che altro agire sul piano culturalee delle coscienze; mentre più facilesarà agire sulla seconda; che se in certicasi potrebbe favorire lo sviluppo economiconel lungo periodo però lo opprime;perché è legata ai rapporti tra i soggettipubblici e privati; per cui; rendendo trasparentitali rapporti; questo tipo di corruzionesi potrebbe meglio fronteggiare.Ci sarebbe poi un quarto tipo di corruzione: quella legata al mondo mafioso;ma lì è tutto un altro discorso in quantomafia; ’ndrangheta; cosa nostra e camorra;altro non sono che dei veri e propriantistato che purtroppo con la loroorganizzazione controllano consistentifette del nostro Paese. Qui non servonoregole ma; da un lato; i servizi segretie; dall’altro; politiche pubbliche rivolte ariaffermare l’autorità nazionale.

Gian Battista Cassulo

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