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Giovedì 25 luglio 2019 resterà una data memorabile per Alessandria e il suo stadio: alle ore 21 inizierà Torino-Debrecen, gara di andata del 2° turno eliminatorio di Europa League, la ‘porta di servizio’ per accedere ai gironi.

I granata non si erano qualificati, ma ci speravano, vista la situazione del Milan. Che poi, in effetti, è stato escluso dalla competizione, regalando alla Roma i gironi e, di conseguenza, la qualificazione al Toro. Vista l’indisponibilità dell’Olimpico di Torino per via dei concerti e il rifiuto degli ungheresi per l’inversione di campo, le alternative erano due: o la ‘Dacia Arena’ di Udine, gran bello stadio ma scomodissimo per i tifosi, o il ‘Moccagatta’ di Alessandria, a 100 km dal capoluogo piemontese ma piccolo e non del tutto a norma. La scelta di patron Urbano Cairo, di concerto con Luca Di Masi, presidente grigio, si è rivelata positiva per tutti: il Toro avrà 6.000 tifosi al seguito a poca strada da casa, il ‘Mocca’ è stato migliorato con la posa di 1.880 seggiolini in Curva Nord (con l’intervento economico del Torino, ndr) e ha ottenuto la licenza ‘Uefa B’, la diretta TV di SKY regalerà fama e visibilità alla città come non succedeva dalla TIM CUP ’15-’16, l’anno della semifinale col Milan.

La squadra ungherese del Debrecen, terza nell’ultimo campionato e con in bacheca 7 scudetti (fra il 2004 e il 2014), 6 Coppe d’Ungheria, 5 Supercoppe d’Ungheria, 1 Coppa di Lega ungherese, ha eliminato nel turno precedente gli albanesi del Kukesi (3-0, 1-1).
Il Torino, dal canto suo, è alla prima gara ufficiale della stagione ed è più indietro degli avversari fisicamente, ma la differenza tecnica a favore dei granata è grande.
Al ‘Moccagatta’ esaurito e granata per un giorno, arbitrerà il danese Jens Maae.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.