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Nessuno pretendeva il finimondo dopo 2 sconfitte consecutive, ma una vittoria sì, tanto da avvicinare un po’ la parte alta della classifica. E invece è arrivato il 2° pareggio per 1-1 dell’Alessandria, fermata anche dalla Giana Erminio che, occhio e croce, dovrà lottare e sudare per restare in categoria. E ancora una volta il gol preso è arrivato da un pasticcio difensivo che ha regalato all’avversario spazio e tempo per segnare. Partita anonima, quella dei grigi, anche se qualche tiro in porta si è visto, ma più per bravura personale dei singoli che per la costruzione di squadra. Non che ci sia differenza, nel calcio bisogna segnare, solo che se poi si prendono gol come quelli subìti finora, è dura vincere. Ora ci sono altre due partite ravvicinate per indirizzare bene la stagione: con Grosseto e Pontedera in casa bisogna fare 6 punti, altrimenti sarà la solita solfa da “playoff e poi vediamo”.

IN CAMPO – La Giana di Albè (4 assenti) si mette 3-5-2, l’Alessandria di Gregucci risponde col 3-4-3 e alcune novità, non dettate però dalle assenze dei ‘positivi al Covid’, cioè Macchioni e Pìsseri: Cosenza in panchina, Prestìa fa il centrale con a destra l’esordiente Bellodi, Casarini esterno destro e i soliti Chiarello e Corazza ai lati di Eusepi. La gara scorre senza emozioni per 28′, poi l’Alessandria passa: bel lancio di Corazza per Eusepi che regge il contatto col difensore e tira in controtempo in diagonale: 0-1. Sembra tutto facile perché la Giana non crea pericoli, ma al 44′ ecco il pari da rimessa laterale: cross da sinistra, la difesa dorme e Rossini controlla e segna l’1-1.
Nella ripresa Gregucci toglie Chiarello e inserisce Parodi a destra, con Casarini che torna in mezzo. Non succede niente. Le cose cambiano però dal 62′, minuto in cui Di Quinzio e Arrighini rilevano Castellano e Corazza: subito Parodi scambia con Eusepi e spara col sinistro, Zanellati respinge, la palla torna in mezzo e il colpo di testa di Arrighini, deviato, viene parato dal portiere. Fiammata. Gregucci vuole vincerla e allora mette Cosenza per Bellodi e Rubin per Celìa. Proprio il terzino ex- Reggina all’88′ trova Arrighini in area, ma Zanellati blocca il diagonale destro. Nel recupero non succede nulla, tranne una zuccata di De Maria che mette un po’ di paura a Crisanto. Stop. Solo un punticino per i grigi.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.