Il copione non cambia, purtroppo. Sconfitta e ultimo posto. I grigi perdono ancora, questa volta con la Virtus Verona, corsara al Moccagatta grazie al gol di Casarotto su rigore al 74′. 

Eppure si è visto qualcosa di meglio rispetto a Novara, dove il risultato fu identico. Almeno la squadra di Banchini ha mostrato più grinta, più gioco, più ordine tattico. Ma gli errori sono stati tanti e hanno vinto gli altri. Inutile spiegare che la situazione è disperata, ma serve continuare su questa strada per arrivare ai risultati ed evitare l’ultima posizione, quella che ti manda in serie D.
Sembra l’unica prospettiva logica, al momento.

Il digiuno del gol

Sono quasi 400 minuti, ormai: 375′ ufficiali (contando i 90′ a gara) più i recuperi di 5 partite e si arriva alla cifra. Deludente. Ma rispetto alle ultime uscite, contro la Virtus l’Alessandria ha avuto 4 occasioni nitide davanti alla porta. Sbagliate, certo, però costruite. Questo dato porta mister Banchini ad essere ottimista per il futuro in chiave salvezza. 

Le emozioni della gara

  • 22’pt – angolo per i grigi, Cusumano da solo colpisce di destro, tiro centrale e parato.
  • 28′ pt – sinistro di Demirovic dal limite, para Liverani.
  • 43′ pt – bel contropiede Virtus, Daffara è solo davanti al portiere ma Rota lo anticipa da dietro, togliendo il pallone pulito. Intervento da applausi.
  • 2′ st – Liverani para il sinistro di Casarotto.
  • 5′ st – occasione clamorosa per Gazoul, solo a 3 metri da Voltan: bravo il portiere rossoblù, però l’errore è gigantesco.
  • 12′ st – punizione dai 20 metri di Mastalli, Voltan vola e alza in angolo.
  • 28′ st – contropiede Virtus, Casarotto tenta il pallonetto e Liverani lo travolge. L’arbitro guarda la traiettoria del pallone (fuori) e dà il rigore.
  • 29′ st – dal dischetto Casarotto spiazza Liverani e segna, 0-1. Ottavo gol per lui.
  • 42′ st – contropiede Virtus, Mehic a 5 metri dalla porta fallisce il raddoppio tirando altissimo.
  • 45′ st – angolo Alessandria: cross di Nunzella, bel colpo di testa di Anatriello e gran parata di Voltan.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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