I partecipanti all'11° corso di recitazione

L’obiettivo è venerdì 6 giugno al Teatro Alessandrino. Ore 21. Gli allievi dell’11° corso di recitazione tenuto da Massimo Bagliani e Isabella Cazzola sono al ‘serra-serra’ finale in vista del saggio, accompagnati come sempre dalla disponibilità di Paolo Pasquale (proprietà dei teatri), e dalla generosità di Luciano Mariano (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria), che agevolano e favoriscono questa meravigliosa scuola di vita che è un corso di teatro.

E all’esordio del secondo decennio di un appuntamento che sta diventando tradizione, queste 2 parole, disponibilità e generosità, le ritroviamo nell’atteggiamento dell’attor nostro, Massimo Bagliani, che ogni volta ‘spreme’ sé stesso per trasmettere il grande amore che ha dentro per ciò che è stata la sua vita: il teatro. A fine prova, qualche giorno fa, seduto in prima fila, esausto e svuotato di energie come succede ad ogni lezione, mi ha detto: “Se non ci fosse il 6 giugno alle porte, io andrei avanti ancora 3-4 mesi, e lo spettacolo sarebbe diverso. Loro sarebbero diversi”.

Gli appuntamenti

Si sono moltiplicati nel mese di maggio, rispetto ai tre mercoledì al mese del Kristalli: prove su prove all’Alessandrino per correggere, aggiungere, pulire, in vista dell’esibizione davanti al pubblico. Che sarà l’unica della stagione, quella che conta. E la scelta dell’Alessandrino non è casuale, perché proprio lì sarà il gran finale, e proprio lì si dovrà avere la consapevolezza delle misure del palco, dei tempi di ingresso e di uscita di scena, dei punti di riferimento. Uno dei quali è, senza dubbio Isabella Cazzola, amica, sorella, mamma di tutti i corsisti, oltre che inseparabile consorte di Bagliani. Lei distribuisce pillole di Storia del teatro, coordina tutto, gestisce le situazioni scabrose con un’empatia e una dolcezza esemplari, sorvolando a volte sulla verbosità di qualche indisciplinato.

Lo spettacolo

Con 25 iscritti fra i 15 e i 65 anni e i consueti balletti, su musiche doc, per l’apertura del sipario e il gran finale, il saggio del 6 giugno presenterà una serie di monologhi in cui ogni singolo allievo si cimenterà in un breve testo tratto da ‘Esercizi di stile’ di Raymond Queneau. Poi i corsisti più giovani porteranno in scena un adattamento de ‘La fattoria degli animali’ di George Orwell e si continuerà con alcune scene tratte da testi teatrali di autori come Achille Campanile e Ferenc Molnar o brevi estratti dai ‘Promessi sposi’ di Manzoni e ‘Il vizietto’ (la Cage aux folles) di Jean Poiret.
Il tutto collegato da un ‘fil rouge‘, di nome Massimo Bagliani, che presenta, narra, spiega, corregge, interviene (anche se spera di no) se una battuta non dovesse uscire dai cassettini della memoria di qualcuno.

Non si può mancare: il teatro fa bene. 

L’ingresso del Teatro Alessandrino

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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