Il Centro Antiviolenza me.dea chiude un anno impegnativo, segnato da un aumento considerevole delle richieste di aiuto e da fatti di cronaca terribili, che hanno ricordato a tutte e tutti come la violenza maschile sulle donne sia un problema persistente e richieda un cambiamento forte nelle relazioni a vari livelli della società.

I dati

  • Al 19 dicembre 2023 gli accessi al Centro Antiviolenza me.dea, nelle due sedi di Alessandria e Casale, sono stati 238, +25% rispetto allo stesso periodo del 2022. Anche le richieste di ospitalità di donne con figli/e in situazioni di grave pericolo sono state pienamente soddisfatte e ad oggi i servizi offerti sono al completo.
  • I figli coinvolti dalla violenza domestica sono stati 236 (43% minorenni). Cresce il numero di donne giovani, tra i 18 e i 25 anni, che si rivolgono al Centro Antiviolenza: questo significa che sta aumentando la consapevolezza dei servizi a cui chiedere aiuto e, con il sostegno di una rete, è possibile farlo in un tempo relativamente breve.
  • Rispetto ai temi del lavoro e dell’indipendenza economica, continua a crescere il numero delle donne disoccupate, così come chi ha un lavoro irregolare, a conferma dell’importanza di proseguire e implementare il servizio di orientamento al lavoro attivo all’interno del Centro Antiviolenza dal 2017.
  • Il lavoro di raccolta ed elaborazione dati sulla violenza di genere, che me.dea svolge da sempre in collaborazione con i soggetti della Rete Antiviolenza della provincia di Alessandria, si conferma strategico per comprendere il fenomeno e individuare le risposte migliori.
  • Quest’anno, oltre alle consuete elaborazioni fornite a soggetti quali D.i.Re Donne in Rete contro la violenza e Istat, me.dea ha contribuito al Rapporto dell’Osservatorio Immigrazione redatto dal Consiglio Territoriale per l’Immigrazione e presentato nei giorni scorsi ad Alessandria.
  • Dal 30% al 40% dei nuovi accessi al Centro Antiviolenza me.dea riguarda donne straniere, in linea con il dato nazionale. Tra esse, è più ampia la fascia di donne giovani che accedono al Centro, più spesso con lavori in nero e saltuari.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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