Smartphone e truffe: a cosa fare attenzione quando usiamo il telefono?

La crescita di Internet nell’ultimo decennio è stata esponenziale: si è passati dai 2,17 miliardi di utenti in rete del 2012 agli oltre 5 miliardi del 2022. E molta di questa crescita è dovuta proprio agli smartphone, che sono diventati il dispositivo principale tramite il quale ci si collega a Internet e si usufruisce di tutti i servizi che usano il web.

Dagli acquisti online fino ai social, dalle app di messaggistica istantanea fino ai navigatori, dalle app per la produttività fino a quelle di gaming. Con gli smartphone possiamo fare qualsiasi cosa e per questo tutti ne abbiamo almeno uno: infatti in Italia esistono più di 80 milioni di smartphone.

Questa forte espansione della rete e degli smartphone ha attirato milioni di nuovi utenti sul web e sfortunatamente non tutti sono al corrente di quali sono i principali rischi che si corrono quotidianamente usando i propri telefoni.

Attenzione alle connessioni Wi-Fi fuori casa

Uno dei rischi più sottovalutati quando usiamo i nostri smartphone sono le connessioni che usiamo per navigare su Internet. Ormai sempre più provider telefonici hanno delle offerte con parecchi giga di traffico da usare, ma l’abitudine di collegarci a un Wi-Fi quando siamo fuori casa è dura a morire.

Inoltre, complice il fatto che esistono così tanti accessori per i nostri smartphone, come dimostra l’infografica di ExpressVPN sugli accessori per dispositivi digitali, sempre più persone usano lo smartphone anche per lavorare fuori casa. Per non parlare poi di quando si viaggia per piacere o per lavoro: specialmente all’estero (o lontani da casa) si fa quasi sempre affidamento sulle reti Wi-Fi disponibili che si trovano.

In tutti questi casi, collegarsi alle reti Wi-Fi di bar, ristoranti, hotel, stazioni, aeroporti, e così via, espone il nostro smartphone a molti rischi. Queste reti hanno un livello di sicurezza molto basso di solito (in certi casi non serve nemmeno una password per accedere).

Per gli hacker è più semplice attaccare queste reti Wi-Fi, se non addirittura si occupano loro di creare reti Wi-Fi con nomi simili a quelle reti di posti pubblici (con lo scopo di far collegare le ignare vittime). Quando usate le reti Wi-Fi al di fuori di casa vostra evitate di usare lo smartphone per fare acquisti online o accedere alle vostre app per gestire conti correnti o wallet online.

Il pericolo degli Adware per i nostri dati

Virus e malware esistono ovviamente per qualsiasi tipo di dispositivo, inclusi i nostri smartphone. Il malware più diffuso in questo caso è l’adware: è presente nel 48% dei telefoni infettati con un malware. Come suggerisce il nome, l’adware è un tipo di malware incentrato intorno alla pubblicità.

In pratica, un adware di solito traccia l’uso che facciamo del nostro smartphone, poi installa cookies di ogni genere e spesso fa apparire annunci pubblicitari invasivi quando usate normalmente il vostro telefono. Nella maggior parte dei casi gli adware non sono pericolosi quanto un vero malware o virus, anche se comunque raccolgono dati personali e vanno a peggiorare pure le prestazioni del dispositivo.

Di solito gli adware si installano involontariamente quando si scaricano delle app poco raccomandate da uno store digitale oppure quando si scaricano da internet (usando il browser del telefono) dei file compromessi con dentro l’adware. Per evitare questi problemi basta avere un buon antivirus installato sul proprio dispositivo e fare ogni tanto la scansione del sistema.

Smishing e vishing, le truffe in aumento su smartphone

 

Chiunque si sarà trovato davanti a un tentativo di phishing via email: d’altronde, il phishing è la tipologia di attacco più comune al mondo (ed è anche una delle più semplici per i criminali informatici). Nel phishing gli hacker si fingono un’azienda (come una banca, le Poste, un sito di e-commerce, un fornitore di energia, e così via) oppure un’altra persona e cercano di convincerci a cliccare su dei link presenti nelle loro email oppure a scaricare un qualche file allegato.

Il motivo è semplice: cliccando sul link si sarà indirizzati su un sito degli hacker, dove i dati personali inseriti finiranno direttamente nelle loro mani. In altri casi invece, si potrebbe scaricare del malware sul proprio dispositivo (e stessa cosa accade quando si scarica un file allegato). Ovviamente le email di phishing arrivano anche sui nostri smartphone, visto che esistono dozzine di app diverse per ricevere e inviare email dal telefono.

E non solo: sui nostri telefoni arriva anche lo smishing, ovvero i tentativi di phishing via SMS. Fra gli esempi più comuni, troviamo quello del messaggio di un fantomatico corriere che ci informa che una spedizione è in consegna e di cliccare sul link nell’SMS per monitorarla. Oppure ci arrivano SMS di offerte fatte da provider telefonici, offerte di prodotti tecnologici super scontati o ancora offerte di investimenti in borsa.

I tentativi di phishing possono avvenire anche messaggi sulle chat dei principali social oppure direttamente nelle chat di messaggistica istantanea (come WhatsApp o Telegram). In certi casi invece, il phishing avviene direttamente tramite chiamata telefonica e prende il nome di vishing (ovvero vocal phishing).

Fra tutti i call center che ci chiamano quotidianamente ci sono sfortunatamente operatori poco trasparenti, che si inventano pretesti e scuse per sapere i nostri dati personali e usarli per aprire o cambiare contratti a nostro nome (e a nostra insaputa). In tutti questi, quando si tratta di phishing, bisogna usare il buon senso e non farsi prendere dalla fretta.

In caso di dubbi sulla veridicità di un’email o di un SMS, prima di cliccare su eventuali link sospetti contattate direttamente il servizio clienti dell’azienda che vi ha mandato quella comunicazione per sapere se si tratta effettivamente di un loro messaggio. Se invece si tratta di vishing e non vi fidate di quanto vi viene detto in chiamata, chiudetela subito e chiamate il servizio clienti (senza richiamare lo stesso numero ma cercando il numero da chiamare su Internet).

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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