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Durante il periodo di chiusura per la festività di carnevale lo scorso fine settimana, all’Istituto Ciampini-Boccardo di Novi Ligure, una porzione di intonaco stesa negli anni ‘50 si è distaccato facendo cedere alcuni panelli della controsoffittatura dell’aula utilizzata per le lezioni della classe 2ª I del corso Meccanici. Per permettere ai tecnici della ditta incarica di effettuare le operazioni di verifica necessarie, in accordo con il dirigente scolastico dell’istituto Mario Scarsi, in data odierna le lezioni delle classi che occupano il secondo piano sono state sospese, con l’intento di farle riprendere regolarmente lunedì. Qualora non fosse possibile, l’Istituto comunicherà alle famiglie, tramite il registro elettronico, l’eventuale protrarsi della sospensione.

I tecnici della Provincia di Alessandria sono intervenuti immediatamente per valutare l’entità del cedimento. Poiché il rischio è rimasto circoscritto alla sola area interessata, mentre il resto della volta risulta  ricoperto da uno strato di materiale inferiore al centimetro, seguendo la naturale curvatura, e anche un eventuale distaccamento non causerebbe i danni riscontrati giovedì mattina. Da martedì 20 febbraio verranno effettuate ulteriori indagini sull’intera estensione degli intradossi dei solai, mediante apparecchiature tomografiche e di rilievo delle onde vibrazionali post battitura, al fine di certificare lo stato dell’arte dei solai con documentazione di laboratorio.

«Da quanto ho appreso dai nostri tecnici, l’emergenza è circoscritta a un’aula è sono state subito adottate tutte le precauzioni – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Alessandria Gianfranco Baldi – Non si è trattato di un episodio particolarmente allarmante e confidiamo sul fatto che gli studenti possano riprendere regolarmente le lezioni già da lunedì. Avevamo compiuto da poco le verifiche strutturali e riteniamo che in un breve lasso di tempo non possano essersi deteriorate le strutture a tal punto da causare altri rischi. Purtroppo – conclude il Presidente – se lo Stato non tornerà a garantire le risorse per la manutenzione degli edifici provinciali, questo tipo incidenti potrebbero riaccadere».