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Riceviamo e pubblichiamo:

Ennesima “buffonata” all’italiana quella che si è consumata, per quanto riguarda il nostro territorio, domenica 12 ottobre, con l’apertura dei seggi per l’elezione del “ nuovo” Presidente della provincia di Alessandria.
Maria Rosa Porta, capogruppo del MOVIMENTO CIVICO POPOLARE in Consiglio Comunale a Novi Ligure, dichiara che non si è presentata ai seggi il 12 ottobre per questo motivo: “ Ho sempre ritenuto doveroso esercitare il diritto /dovere di voto, ma questa volta no, è diverso, con il NON VOTO, ho voluto difendere il mio e l’altrui diritto di cittadinanza attiva. I cittadini sono giustamente indignati con quella politica che sembra ancora una volta prendersi gioco di loro; queste pseudo elezioni, sono una vera vergogna: il Consiglio Provinciale infatti non è stato scelto dai Cittadini ma da grandi elettori alessandrini cioè da Sindaci, consiglieri comunali, che, insieme ai Cons. Provinciali uscenti, sono peraltro anche gli unici che si sono potuti candidare. E questa viene chiamata “eliminazione delle Province”: l’unica cosa che è stata abolita è il diritto al voto dei cittadini”. Abbiamo trasformato una Istituzione elettiva in un Ente di secondo grado con tanti bei nominati e senza neppure l’ombra di una opposizione e di controllo. Senza contare che non è stata fatta ancora chiarezza su funzioni e competenze !”
Sembra che ormai il voto popolare, in Italia, non abbia più ragione di esistere: i cittadini non scelgono il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio governa senza essere stato eletto e probabilmente con qualche altro colpo di mano non ci faranno eleggere neppure più il nostro Sindaco. La casta auto-referenziale ( PD+FI ) rifiuta ovviamente l’accusa di metodo elettivo antidemocratico e si trincera dietro la necessità di dover dare inizio al processo di smantellamento delle Province, ma sembra ancora una volta più occupata a rincorrere il potere piuttosto che a fornire reali proposte su come superare una delicata fase di transizione o a fare proposte su come le competenze in capo alle province passeranno ad altri Enti o sulla sorte dei dipendenti. Neppure una parola sui contenuti per farci capire come verranno affrontati i temi caldi in provincia: silenzio da entrambe le parti e meno che mai dal fronte dei seguaci alessandrini del giovane rottamatore che, sulla base dell’esito delle elezioni del 12 ottobre, hanno assunto, in carrozza, la Presidenza della nuova Provincia.
Una riforma di tale portata andava fatta sul serio, guardando magari ad esperienze d’oltralpe; in questo modo i cittadini saranno, come al solito, gli unici a pagare le conseguenze di un pasticcio che sommerà alle difficoltà economiche anche disagi e disservizi poiché competenze importanti come trasporti, scuola, strade, agricoltura, in assenza di programmazione e in un limbo legislativo come quello che si è creato, saranno necessariamente oggetto di ulteriori tagli statali.
“Nel nostro Paese c’è una classe politica che tenta di limitare la democrazia attraverso riforme quali l’abolizione del Senato elettivo, la riforma del titolo V della Costituzione, con una nuova legge elettorale che non ci permetterà di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento: non essere andati a votare alle provinciali del 12 ottobre è un primo segnale contro il sistema di chi vuole privarci dei diritti per cui i nostri padri hanno lottato e sacrificato la vita.”
Maria Rosa Porta
Capogruppo MOVIMENTO CIVICO POPOLARE- Cons. Comunale di Novi Ligure

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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