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Il settore agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici, ma anche quello più colpito. In questo novembre, non ancora terminato, in Italia sono più che raddoppiate le tempeste di pioggia, vento, neve, grandine e trombe d’aria, con un aumento record del 121% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A pesare sono anche i problemi strutturali con frane e smottamenti sulle strade rurali, dove si sono registrati problemi per la circolazione con sottopassi e strade allagate a Spinetta Marengo, a Litta Parodi, San Michele, valle Scrivia, Novi Ligure e la zona di Ovada.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici ormai è la norma, tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con frequenza di eventi estremi.  “Il settore agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici – spiega  Roberto Rampazzo, direttore Coldiretti AL – ma anche quello più colpito. Le piogge, sempre più intense e frequenti, si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci in Italia a rischio per frane o alluvioni. Tre persone su 4 sono spaventate dai repentini cambi del meteo e sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.