Quasi 1/3 del cibo prodotto viene perso lungo la catena alimentare (13%) e nelle case (17%) per le distorsioni della filiera.

Lo ha denunciato la Coldiretti in occasione della giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (5 febbraio), sottolineando che pesa la riforma degli imballaggi sostenuta dall’UE.

Le anomalie

Lungo la filiera sono evidenti: in Italia il prezzo dei ‘freschi’ sale da 3 a 5 volte dai campi agli scaffali, nonostante non subiscano trasformazioni sostanziali. Per combattere le distorsioni è stato approvato il decreto legislativo, in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, sostenuto da Coldiretti con i trattori a Bruxelles. Tale decreto prevede lo stop a 16 pratiche sleali: rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni), divieto di modifiche unilaterali dei contratti, aste on-line al doppio ribasso, limitazioni delle vendite sottocosto, fine dei pagamenti non connessi alle vendite, contratti scritti. 

Le parole

Sottolinea il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “Viene sprecato quasi 1/3 del cibo prodotto, più che sufficiente per il fabbisogno alimentare dei 5,6 milioni di Italia in povertà assoluta e dei 735 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo. L’obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è quello di dimezzare la quantità di rifiuti alimentari pro capite a livello di distribuzione e consumo, e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento”. 

Il direttore Roberto Bianco elenca gli accorgimenti per ridurre i rifiuti: “Leggere bene le scadenze, controlare, riutilizzare gli avanzi, chiedere di portarli a casa quando si mangia al ristorante”. 

La spazzatura

Un anno fa in Italia quasi 2,5 kg di alimentari al mese (a testa) sono finiti nel bidone, +8%: un aumento dovuto, in parte, alla ripresa della ristorazione dopo l’emergenza Covid, con il minor tempo trascorso in cucina dagli italiani.
Ma anche le follie normative UE contribuiscono ad aumentare i rifiuti: il nuovo regolamento sugli imballaggi farebbe salire costi per consumatori e produttori.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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