Per la prima volta in Piemonte 3 cooperative condividono un progetto comune di trasformazione del latte, dando vita al formaggio “Bianco” e valorizzando insieme la produzione dei soci.
Per la prima volta in Piemonte 3 cooperative del settore lattiero-caseario aderenti a Confcooperative Fedagripesca hanno scelto di condividere un percorso di trasformazione del latte.
Si tratta di ‘Piemonte Latte’, ‘Lait Service’ e ‘Fattorie Tobia’, che hanno unito le forze per avviare il progetto “Bianco”, formaggio duro da tavola, venduto poi in conto lavorazione ad un caseificio bresciano che si occupa di stagionatura e commercializzazione.

In più, una parte della produzione del Bianco è venduta direttamente ai consumatori attraverso i punti vendita di Fattorie Tobia. In questo modo, un prodotto nato dal lavoro congiunto delle 3 cooperative entra a pieno titolo nella filiera, portando benefici a tutta la rete degli allevatori. Il percorso, avviato nel 2023, sta crescendo e consolidandosi grazie a questa sinergia senza precedenti. Il progetto prevede un aumento delle quantità di latte destinate alla trasformazione, affiancando così il tradizionale conferimento ai caseifici italiani. La forme prodotte sono state 7.500 nel 2024 e sono più di 2.600 nei primi 6 mesi 2025.

LE PAROLE – Così Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte: «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare valore al latte dei soci, trovando soluzioni concrete quando la produzione supera i consumi. I numeri ci dicono che la scelta di investire sulla trasformazione è vincente.
Così Tommaso Visca, presidente di Lait Service: «La trasformazione rappresenta un tassello importante per ottimizzare il lavoro degli allevatori, creando nuove opportunità. La forza del progetto sta nella capacità di condividere strategie comuni tra realtà diverse con gli stessi obiettivi».
Sulla stessa linea Paolo Druetta, presidente della cooperativa Fattorie Tobia: «Le cooperative sanno fare squadra, affrontando insieme le difficoltà. Lavorare in rete significa rafforzare tutti, perché ciascuna realtà porta un contributo concreto al risultato complessivo».

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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