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L’Alessandria torna a vincere il derby col Novara, e lo fa dopo 18 anni in cui si erano raccolti solo pareggi e sconfitte. Un digiuno durato 8 partite, interrotto da un gol di testa di Santini a metà ripresa, costruito e difeso da questa formazione del ‘nuovo corso’, guidata da un allenatore, Alberto Colombo, che ha lavorato benissimo sulla testa dei giocatori inculcando loro una ‘spirito di squadra’ che cresce di gara in gara. 
Ora, a tre partite dalla fine, la classifica un po’ illude: il -5 dal Pontedera sembra un distacco colmabile, in chiave playoff, con lo scontro diretto da giocare (in trasferta), e i tifosi mandrogni, ‘mugugnanti’ e ‘criticoni’ come sono, sorridono e fanno calcoli pensando a come recuperare quel distacco per approdare agli spareggi. Bellezza del calcio. 
E il Novara? I playoff per la B li farà certamente, ma nelle condizioni viste ieri sera di strada ne fa poca. Poi il calcio è imprevedibile e in un mese possono cambiare tante cose…

LA PARTITA – Nessuna sorpresa all’annuncio delle formazioni: Novara col solito 4-3-1-2, Alessandria col previsto 3-5-2. Gli azzurri comandano la gara nei primi 20′, ma concludono poco: al 5′ Cacìa riceve da rimessa laterale, si accentra e cerca Gonzalez a centro area, anticipato da Cucchietti; sulla respinta si avventa Bianchi, ma il violento sinistro esce a lato. Al 16′ diagonale di Bastoni che Cucchietti respinge, Bianchi da destra rimette al centro per Gonzalez che tenta un goffo aggancio col destro, ma non riesce. Al 23′ si vedono i grigi: scambio a sinistra fra Bellazzini e Panizzi, quest’ultimo va sul fondo e crossa rasoterra e il portiere Di Gregorio interviene e respinge. Al 25′ Bellazzini calcia alta una punizione dai 20 metri, al 37′ sempre il ’10’ alessandrino conduce il contropiede e apre per Santini, palla dentro per De Luca anticipato di un soffio dal portiere. Nel frattempo è arrivato l’infortunio di Prestìa, sostituito da Sbampato, col Novara sempre a condurre il gioco ma con una manovra lenta e senza sbocchi.

Nella ripresa il tema non cambia. Al 56′ Gonzalez va via a destra, mette palla rasoterra al limite, Bastoni controlla, vince un tackle e tira di punta: palla che esce di pochissimo con Cucchietti fermo. L’Alessandria osa un po’ di più e avanza il baricentro, ma è il Novara che sfrutta il contropiede, ancora con Gonzalez che al 62′ si accentra e prova il ‘suo’ tiro a giro, Gazzi fa muro, sulla deviazione Maltese in recupero difensivo tocca il pallone che s’impenna e finisce in mano a Cucchietti, evitando la conclusione di Bianchi. Provvidenziale. Al 67′ il vantaggio grigio: De Luca, servito in profondità, difende bene il pallone e lo offre a Gemignani per il cross, Badan appena entrato salta e schiaccia di testa, sul rimbalzo Santini passa dietro il difensore e anticipa di testa in tuffo, segnando l’1-0. Lui, che vive per il gol, si strappa la maglia ed esulta rabbiosamente con i compagni, poi l’arbitro lo aspetta a centrocampo e quando si rimette la maglia gli regala il ‘giallo’. Impeccabile. Da qui alla fine la truppa grigia controlla e resiste, mostrando un ottimo Gerace (classe 2001) entrato al 66′ per Bellazzini e autore di una prova di personalità. Unico rischio al 90′ quando, su punizione dalla tre quarti, in piena area Gazzi trascina a terra un avversario: forse era rigore, ma il VAR non c’è e per Fontani è tutto regolare.
Gli azzurri protestano ma guadagnano solo un’ammonizione. E i grigi vincono il derby.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.