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Uscendo dalla sala stampa la battuta di Aimo Diana, allenatore del Renate, è stata: “E’ la seconda volta che vengo al Moccagatta quest’anno, ed è la seconda volta che perdo! Meno male che non ci vengo più!”. Già. In campionato l’unico stadio ‘fatale’ per i suoi nerazzurri è stato il ‘Mocca’: 0-1 l’8 settembre con i grigi, 1-2 il 20 ottobre con i bianconeri. Le uniche due sconfitte del ruolino di marcia dei lombardi sono avvenute qui, e 3 dei 4 gol incassati pure, gli unici decisivi per il risultato, visto che l’altro è arrivato in una vittoria 2-1. 
Il Renate resta però secondo con 20 punti, a -5 dal Monza, passato indenne dal pareggio con la Pianese visti i risultati delle immediate inseguitrici. 
Viceversa la Juventus U23 ha trovato la 3^ vittoria stagionale, la prima in casa, con un grandissimo 2° tempo che l’ha portata a risalire qualche posizione (13^ con 12 punti), iniziando nel migliore dei modi il ‘tour de force’ (7 gare in 21 giorni) che costringerà Pecchia, per sua stessa ammissione, a ruotare tutti i giocatori in organico.

LA PARTITA – La Juve B parte col 4-3-3, il Renate risponde col solito 3-5-2. Al primo affondo gli ospiti passano: è l‘8’ quando Ranieri serve in verticale Galuppini che va, fa 30 metri palla-al-piede e scarica il sinistro all’incrocio: 0-1. La difesa bianconera, schierata, prende gol 5 contro 2. La squadra di Pecchia prova a reagire, ma conclude solo due volte: al 14′ Touré manda alto su cross di Beruatto, al 28′ Mota si infila da sinistra e mette dentro, dove Anghileri anticipa il guineano. Da lì solo Renate: al 32′ doppia parata di Nocchi, prima su sinistro di Rada e poi su colpo di testa di Guglielmotti, che si ripete al 39′ e fa gol, annullato per fuorigioco. Ma nell’occasione i lombardi sono 3 contro 1 nell’area piccola juventina. La Juve è in chiara difficoltà tattica e rema parecchio contro i nerazzurri che corrono tantissimo. Infatti Pecchia cambia modulo per limitare i danni e chiude il tempo col 4-4-2. Nell’intervallo, però, corregge lo schieramento: dentro Peeters per Touré e Lanini per Zanimacchia, 4-1-4-1 e la Juve va meglio.
Ripresa a ritmo alto, il Renate subisce il pressing ma si difende con ordine. Al 50′ il ‘patatrac’: il giovane turco Baniya perde palla con Olivieri che scatta e va in porta: 1-1.
E così Satalino, il ‘portiere col codino’, perde l’imbattibilità dopo 585 minuti. Al 57′ in area juventina pasticcio di Nocchi e ‘fallo a due’: Kabashi svirgola il tiro, deviazione di Maritato e gran parata di Nocchi, che evita il raddoppio avversario. Al 73′ Clemenza serve Olivieri in profondità, tiro parato; all’84′ punizione di Lanini, ancora Satalino dice no; all’86′ Rafia apre il contropiede, il coreano Han fa scorrere il pallone e mette un cioccolatino lì, pronto per Lanini, che arriva in corsa e fa centro: 2-1 Juve. Il Renate non ci sta. Prima voleva vincerla, ora prova a non perderla: al 91′ cross di Rada e testa di Plescia, debole e centrale, Nocchi blocca. Game over.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.