Lo disse Banchini, dopo il mercato di gennaio: “Torneremo a segnare, torneremo a vincere. La squadra è forte”. Sembrava un visionario, allora, in pochi ci credevano. Ma lui, Marco Banchini, si, e la squadra pure. Poi, dopo i ritiri e il silenzio stampa, cose che le squadre di calcio adottano per isolarsi e concentrarsi, la vittoria è arrivata, segnando addirittura 2 gol. La classifica non cambia, ovviamente, ma cambiano il morale e la prospettiva. Se prima sembrava una lenta agonia, ora la fiammella della speranza è un po’ più viva e alimenta quel desiderio che i numeri dicono sia ancora possibile.

L’Alessandria dunque ha rialzato la testa. Con 112 anni sulle spalle, compiuti domenica scorsa, ha vinto dopo 13 turni, in trasferta, la partita della disperazione, segnando al 33′ con Samele e al 54′ con Siafa, subendo il ritorno dei padroni di casa con Bruschi al 59′ e resistendo fino alla fine, gioendo per la quarta vittoria in campionato (tutte con Banchini). Tre punti che portano i grigi a quota 17, sempre all’ultimo posto, a -2 dalla Pro Sesto e con 11 giornate di campionato da giocare.

Se questa sia stata la gara della svolta lo dirà solo il tempo, ma bisogna cambiare marcia e cominciare a macinare punti. Solo così si può sperare nella salvezza. Speriamo non sia stato solo un fuoco di paglia. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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