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Mancava dal ‘giorno dei morti’, la vittoria. Da quel 2 novembre sono passati 43 giorni e l’Alessandria di Cristiano Scazzola è tornata al successo, un 2-1 nel derby con la Pro Vercelli che rinnova la goduria dell’1-0 di allora sul Novara. Ci voleva questa vittoria, lo ha confermato l’allenatore mandrogno nel post-gara. E 3 punti servono a rafforzare il 7° posto in classifica con 28 punti, meno di quelli che ci si aspettava in estate e meno di quelli meritati con le prestazioni, ma tant’è: il campo è giudice e i suoi verdetti si accettano, e il bottino è pur sempre una buona base di partenza per il girone di ritorno, che comincerà sì sabato a Gozzano, ma avrà il suo sviluppo da metà gennaio, dopo la sosta festiva, in cui i grigi potranno recuperare molti infortunati e integrare l’organico con il mercato invernale. Questa vittoria è importante anche a livello psicologico, perché scaccia i fantasmi, placa il nervosismo e fa tornare l’ottimismo: i grigi non segnavano 2 gol nella stessa partita dal 29 settembre (2-0 a Lecco). E pure Arrighini ne trae beneficio, perché ritrova la fiducia dopo il gol, che gli mancava dal 27 ottobre (1-4 con l’Albinoleffe).
La Pro Vercelli invece è fuori dalla zona playoff, ferma com’è a 23 punti, ma lamenta un po’ di sfortuna: è vero che poteva prendere più gol dai grigi, ma ha preso 2 pali. 

LA PARTITA – Grigi col 4-3-3 e 3 ‘under’ in campo, bianchi messi 4-1-4-1 con 4 ‘under’. La Pro tenta di comandare il gioco, ma al 7′ da corner bianco c’è un contropiede grigio col quale Arrighini tenta col sinistro, ma Saro respinge di piede. Al 17′ Casarini prova su punizione, ma il destro è centrale e Saro blocca. Al 21′ il gol: Cosenza pesca Arrighini con un lancio verticale, l’attaccante si libera e la mette nell’angolo lontano: 1-0.
Al 25′ angolo bianco, testa di Comi e palo a portiere battuto. Al 34′ prova Sartore da fuori, destro largo; al 43′ cross di Azzi, testa di Comi alta.
Nell’intervallo Gilardino cambia le due mezzali: fuori Bilal e Varas, dentro Graziano e Mal, squadra col 4-2-3-1. Ma la partita gira dalla parte grigia: dopo un destro alto di Comi al 47′, al 48′ l’Alessandria raddoppia con un cross di Sciacca da destra, sinistro ‘a rientrare’ che bucano in 4, difensori e attaccanti, e la palla finisce nell’angolo lontano per il 2-0. I bianchi, feriti, reagiscono ma rischiano in contropiede. Al 50′ Valentini para un destro centrale di Franchino, al 54′ Sartore vola in contropiede e cerca Chiarello, la palla finisce ad Arrighini, tiro respinto, poi mischia e il ‘4’ grigio calcia sul fondo.
Al 55′ Cosenza sgambetta Graziano appena dentro l’area, rigore netto: l’ex Rosso fa 2-1. Al 62′ grande salvataggio in angolo di Sciacca su Mal, che si era ‘bevuto’ con una finta Dossena e Cosenza. Sul corner seguente la Pro sfiora il pari: Comi si stacca dalla marcatura e va a deviare il cross basso, palla toccata da Valentini e sul palo. Ma qui la gara gira, perché nella girandola dei cambi fra i grigi entra Gazzi, e lì in mezzo al campo comanda lui: le prende tutte di testa, gioca di prima, ferma sul nascere le azioni dei bianchi. E la Pro Vercelli non tira più in porta, nonostante giochi il finale con 5 attaccanti e continui a buttare palla lunga. Non ce n’è. Quanto è mancato ai grigi il ‘rosso 14’. C’è ancora tempo per un destro di Sartore centrale (70′) e per un lancio di 40 metri di Gazzi per Arrighini che, in corsa, mira il 2° palo ma lo sfiora soltanto (72′). Poi ancora qualche brivido per i grigi, ma la difesa tiene. Game over. L’Alessandria è tornata a vincere.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.