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“E’ la prima doppietta della mia vita e ci tengo in modo particolare”. Anche se poi doppietta non è, come dicono inequivocabilmente le immagini. Però è felice Simone Iocolano, il primo ad arrivare in sala stampa, un po’ frastornato dagli applausi dopo una partita in cui ha fatto tutto: una rete, complicità nelle altre due e il fallo da rigore per il Livorno. E tutto è successo nella ripresa, nella prima mezzora. Dopo un primo tempo duro, cattivo, molto falloso, in cui l’Alessandria si è vista annullare un gol per fuorigioco di Gonzalez e ne ha sbagliato uno con Piccolo di testa, con Iocolano mai pericoloso perché ben arginato da Toninelli, ex compagno al Bassano, che dopo quattro anni passati insieme conosce ogni suo movimento, il secondo tempo ha riservato emozioni a ripetizione.
Iocolano si inventa qualche mossa nuova per superare Toninelli, già ammonito (finirà espulso al 78′ per ‘doppio giallo’) e al 51′ dall’esterno dribbla-rientra-tira, Mazzoni non trattiene e Gonzalez fa tap-in: 1-0 e il ‘cartero’ recapita il 2° telegramma in due gare. Foscarini corre ai ripari e inserisce Vantaggiato, in non perfette condizioni, ma Gonzalez, che corre tantissimo, anche più di quanto si aspetti il suo allenatore, aiuta in difesa, recupera palla e accende il contropiede, servendo in velocità il ‘ricciolone’ che, sempre da sinistra ma più accentrato di prima, fa la stessa cosa: dribbla-rientra-tira, stavolta a mezza altezza, palo e gol. Bellissimo. E’ il 62′, Alessandria sul 2-0. I grigi sono padroni della partita ma il Livorno non è morto. E infatti al 66′ proprio Iocolano commette fallo su Toninelli a pochi metri da Vannucchi: rigore netto, Vantaggiato fa 2-1.
Sembra riaperta ma non la è: al 71′ l’Alessandria la blinda, ancora col ‘ricciolone’, che di testa gira in porta un cross di Marras e Mazzoni è tagliato fuori dalla deviazione di Giandonato: 3-1.
L’Alessandria di Braglia gestisce senza rischi e sfiora anche il quarto gol con una punizione di Fischnaller; dall’85′, con l’ingresso di Sosa, si mette 5-3-2 e tiene il pallone, nel delirio dei 4.000 abbondanti del ‘Moccagatta’ (record di abbonati, 1326). Lapidario, nel post gara, il commento di Foscarini: “In questo momento l’Alessandria è più forte di noi; con tutto l’organico a disposizione (Luci era squalificato, Vantaggiato e Bergvold non a posto fisicamente, ndr) potremmo anche giocarcela, ma ora no”.
Bene. Godiamoci il primato, coinquilini della piccola Giana: mancano 36 partite (come ama sottolineare Piero Braglia) ed è ancora troppo presto. Anche per sognare.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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