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Ancora un pareggio per l’Alessandria. La ‘X’ è il marchio di fabbrica di questa stagione senza infamia e senza lode, e per la cronaca è il 15° su 26 gare giocate, l’8° per 1-1.
Come all’andata con lo stesso Gozzano. Poco da fare, il cliché è questo e non ci si sposta.
E ancora una volta il gol subìto è una colpa individuale. Tutto come da copione.
Riuscirà il nuovo tecnico Colombo a cambiare marcia? Lavorandoci un po’, forse. Certamente dopo due allenamenti non ci si potevano aspettare rivoluzioni.

LA PARTITAColombo si aggrappa alle certezze e alla logica: presenta il modulo conosciuto dalla squadra, il 3-5-2, con difesa granitica e giocatori a lui noti (Maltese e Panizzi) in posizione chiave: il ’10’ al centro del campo e il ’23’ esterno a sinistra. Il loro ruolo, in teoria. E in pratica i due si sono disimpegnati benino, mostrando qualità finora un po’ nascoste. La novità erano le due mezze ali ai lati di Maltese: Chiarello a destra e Bellazzini a sinistra. Più capacità di palleggio ma Chiarello un po’ sacrificato. Dopo un buon inizio con diagonale di De Luca che sfiora il palo, prende il mazzo in mano il Gozzano, che prova con tiri da fuori che mettono un po’ di paura. Al 17′ lancio di Bellazzini per Chiarello che finisce giù in area e reclama il rigore, ma francamente le immagini non danno questa impressione. Dopo questo episodio la partita si assopisce per un po’, tornando viva a metà ripresa: al 65′ rovesciata di Carletti sull’esterno della rete, al 66′ destro al volo di De Luca da buona posizione, ma la mira è sbagliata.
Al 71′ il patatrac: palla che sfila verso il fondo, Gemignani controlla in vantaggio su Palazzolo. Il grigio però zampetta con sufficienza, l’avversario lo aggira e ruba palla, e allora il difensore cerca il fallo. E già qui sarebbe stato errore grave: ma Palazzolo insiste e se ne va, Gemignani cade e con la mano gli tocca il piede: rigore. Carletti fa gol dal dischetto e i grigi vanno sotto. Perdere una partita per un errore così sarebbe grottesco, ma lo spirito combattivo della squadra rimedia: al 77′ Chiarello mostra la sua migliore qualità, il tempo dell’inserimento: parte da limite a va al centro, Agostinone lo pesca dalla trequarti e lui, solo e dimenticato dalla difesa, fa gol di testa. Pareggio. Tre minuti dopo ‘Ago’ ancora protagonista: con una gran ‘diagonale’ chiude su Palazzolo, da solo al limite dell’area piccola. Assist e intervento difensivo che vale un gol. Il migliore.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.