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Si celebra in tutto il mondo il #WorldMilkDay, la Giornata Mondiale del Latte, istituita dalla FAO (Ong delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) per celebrare il latte attraverso la sensibilizzazione dei consumatori sulla ricchezza nutrizionale e salutistica di questo importante alimento e la promozione nel fondamentale ruolo dei prodotti lattieri nel sostentamento sociale ed economico delle popolazioni, aiutandole a migliorare le proprie condizioni di vita e salute.

In occasione di questo importante appuntamento culturale, questa mattina la Centrale del Latte di Alessandria e Asti ha ospitato la Commissione Consiliare Cultura del Comune di Alessandria, che ha affrontato il tema “Il valore alimentare e sociale del latte: l’importanza della filiera e la cultura del benessere” con annessa una visita guidata allo stabilimento di produzione e confezionamento.

 

Il Presidente della Centrale del Latte, Gian Paolo Coscia, ha voluto ricordare come la presenza sul territorio dell’azienda ricopra un importante significato economico, sociale e ambientale: “Attiva da 65 anni, oggi più che mai la nostra Centrale è espressione di una complessa e articolata filiera che garantisce sicurezza alimentare, qualità di prodotto, presidio del territorio, valorizzazione del saper fare di tutti i componenti della filiera”.

 

La Commissione è stata anche l’occasione per presentare un programma di attività dedicato all’informazione e all’educazione alimentare, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale di Alessandria e coordinata dal dottor Gabrio Secco, che ne spiega così l’obiettivo: “Il fenomeno delle fake news colpisce il latte come pochi altri prodotti alimentari. Il nostro progetto intende riallineare le informazioni sul latte in base alle evidenze scientifiche, senza alcuna pretesa di modificare il pensiero dei singoli cittadini-consumatori ma renderli, questo sì, il più possibile consapevoli nelle proprie scelte di consumo”.

Da qui una serie di incontri di approfondimento che mirano a far dialogare nutrizionisti ed esperti con insegnanti, genitori e rappresentanti dei comitati mensa, oltre al rafforzamento delle visite scolastiche presso lo stabilimento e le cascine conferenti. A questo proposto il Vice-Sindaco e Assessore alle Partecipate, Davide Buzzi Langhi, sottolinea il ruolo “sociale” della Centrale e il ruolo proattivo dell’Amministrazione: “Come sappiamo, la Centrale non ha dovuto aspettare il legislatore per assicurare la corretta trasparenza informativa sulle etichette, indicando da sempre l’origine territoriale. Riteniamo che il tema della cultura alimentare sia strategico per il benessere di una comunità e, di conseguenza, occorre moltiplicare e approfondire i momenti di informazione ed educazione, in particolare nei luoghi e nei momenti dove si forma la cultura delle generazioni future”.

 

La sicurezza, dunque, riguarda tanto il benessere alimentare quanto quello animale e in tal senso un’ulteriore garanzia per il territorio è garantita dal lavoro quotidiano svolto dal servizio veterinario dell’ASL, come ricorda il dottor Giancarlo Nervi: “la motivazione di un controllo veterinario risiede nell’origine animale del prodotto e avviene lungo tutta la filiera, dalla mungitura fino all’uscita del prodotto confezionato”.

Fatti e cifre

 La Centrale del Latte di Alessandria e Asti rappresenta il terminale di una filiera composta da 19 cascine piemontesi conferenti e presenta nelle sue caratteristiche distintive e nei suoi valori storici il fattore strategico per affrontare le nuove sfide di un mercato in continua evoluzione.

 

Oggi la compagine societaria della Centrale del Latte di Alessandria e Asti è così suddivisa:

  • i diversi allevatori alessandrini – quelli riuniti nel Centro Cooperativo Raccolta Latte, l’azienda Pederbona e gli altri piccoli allevatori – detengono oltre il 66% delle quote;
  • il 18,50% è di Piemonte Latte, cooperativa con sede a Savigliano (Cuneo) che riunisce 270 allevatori piemontesi, alcuni dei quali sono stati scelti per conferire il latte alla Centrale alessandrina dopo aver sottoscritto il disciplinare di filiera;
  • il 10,35% è detenuto dal Comune di Alessandria;
  • il 3,08% è di Frascheri SpA, azienda di Bardineto (Savona), sull’Appennino tra Piemonte e Liguria;
  • lo 0,83% da Banco-BPM;
  • lo 0,46% è detenuto dal Comune di Novi Ligure.

 

Nel triennio 2014-2017 gli investimenti, in tecnologia, sostenibilità e comunicazione sono stati ingenti, raggiungendo il valore complessivo di 2,1 milioni di Euro (tra questi da ricordare l’importante acquisizione a titolo definitivo del ramo di azienda del Centro Latte di Savona) e sono stati ospitati circa 3.000 ragazzi delle scuole in visita allo stabilimento.

 

L’ultimo esercizio, chiuso al 31 Giugno 2017, presenta:

  • un fatturato netto intorno a 27 milioni di Euro, confermando il posizionamento di leader di mercato del settore nelle province di Alessandria, Asti, Savona e l’importante presenza nel pavese, in Versilia e nell’alta Toscana (Dati IRI);
  • una buona risposta al calo dei consumi del latte fresco, con risultati leggermente migliori (-3,78%) delle medie di mercato (-4,04%) e performance decisamente positive per quanto riguarda il resto della gamma prodotti (+2,75%);
  • la confermata occupazione di tutti gli addetti anche nei depositi periferici (54 dipendenti);
  • una forte spinta all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità:
    • è stata compiuta l’integrale rimozione di tutte le coperture in cemento-amianto dello stabilimento di Alessandria, con la successiva loro sostituzione;
    • è stata completata l’installazione dei nuovi compressori per la produzione di aria a bassa pressione, che consentono un consistente risparmio di energia elettrica;
    • l’installazione della nuova confezionatrice Bag-in-Box, che garantisce una maggiore sicurezza nella fase di confezionamento e una migliore versatilità dell’attività di riempimento.

 

Nell’ultimo semestre 2017 da rilevare l’importante crescita, in controtendenza rispetto al mercato, del settore latte e prodotti a lunga conservazione di Centrale (+8,5%), settore nel quale l’azienda alessandrina ha da poco lanciato il nuovo UHT di filiera con latte esclusivamente piemontese.

Da ricordare, infine, come sia stato deliberato e già in corso di realizzazione il nuovo Piano degli Investimenti per un ammontare complessivo di circa 600mila Euro.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"