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Gavorrano messo sotto 3-2 e spirito ritrovato. Dopo una prima mezzora abbondante da ‘casa degli orrori’, l’Alessandria si accende e vince in inferiorità numerica una partita che, con tuti i ‘se’ e i ‘ma’ del caso, potrebbe essere la svolta della stagione.

Marcolini, che finora ha vinto due volte e perso una, ha detto che rifarebbe le scelte iniziali, ma in undici l’Alessandria di ieri è stata inguardabile. Poi, dopo lo svantaggio (19′ Moscati), il raddoppio salvato sulla linea da Fissore e l’espulsione di Gonzalez (28′ rosso diretto), è uscito, vai a capire come, l’orgoglio dei giocatori, condito dalla rabbia accumulata e repressa fin qui.
E allora in inferiorità numerica è arrivato il pareggio al 39′ con una splendida incornata di Marconi, servito a dovere da Sestu. Dopo l’intervallo c’era il timore che, 10 contro 11, i Grigi giocassero per il pareggio, e invece, catechizzati a dovere da Marcolini che ha saggiamente sistemato la squadra 4-3-1-1, con Sestu a fare il trequartista ma libero di svariare, hanno aggredito il Gavorrano chiudendolo nella tre quarti e segnando due gol con Cazzola: il primo annullato, il secondo (56′ di testa) valido, ancora su cross di Sestu.
Si è rivisto lo spirito di TIM CUP di due anni fa, l’aggressività, la voglia, la determinazione di quella fantastica cavalcata. Eppure al 62′, su un alleggerimento ospite, una punizione di Conti deviata dalla barriera ha infilato Vannucchi per il 2-2. Grigi di nuovo all’attacco e in tre minuti di nuovo avanti: Cazzola recupera palla e verticalizza per Sestu, messo giù in area: rigore e Marconi-gol al 65′.
Poi la squadra di casa si è chiusa a ha resistito, correndo come mai in questa stagione ed esaltando Vannucchi, alla prima da titolare in campionato, autore di due interventi super nel finale, uno di piede (91′) e uno a deviare il destro di Vitiello (93′), che si sposano a meraviglia con il pallone levato dall’incrocio al 18′ su tiro da 25 metri di Remedi.

Ora l’Alessandria è quintultima, a pari punti con la quartultima ma fuori dalla zona playout, a -7 dai playoff. La risalita è lunga, ma da qui si può cominciare.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.