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Era una partita ‘pesante’ e l’Alessandria l’ha sbagliata. Era una gara da vincere e l’Alessandria l’ha persa. Ora lo ‘spauracchio’ del girone A è ridimensionato, le altre squadre viaggiano e la classifica dei grigi dice -6 dalla vetta. E se la Juventus U23 dovesse vincere i 2 recuperi, i punti in meno sarebbero addirittura 8. L’uscita di patron Di Masi  dalla tribuna, appena incassato il 2° gol, al 91′, dice molto. Faccia scura, si è alzato di scatto e se n’è andato senza attendere la fine, imboccando la scala di corsa e staccando un cartello che diceva “mascherina obbligatoria”. Ora tutto è possibile: che la rabbia passi e trascini il gruppo, rincuorandolo, oppure che cacci l’allenatore. Chissà. Vedremo.
E’ certo però che, comunque vada, uscire da questa situazione sarà molto complicato.

IN CAMPOAlessandria col 3-4-3 con Prestìa e Macchioni in difesa, Castellano e Suljic mediani, Eusepi al centro dell’attacco. Novara messo 4-3-3 con Buzzegoli, Bianchi, Panico in mediana e Lanini al centro dell’attacco. Ed è proprio il centravanti azzurro al 4′ a colpire il palo su cross di Schiavi. Al 7′ Suljic calcia una punizione sull’esterno rete, all’11’ passa il Novara: Lanini se ne va a sinistra, lascia a Panico che crossa basso al limite, sinistro al volo di Buzzegoli e 1-0. I grigi reagiscono al 23′ arriva il pari: Castellano calcia dai 20 metri e Schiavi si oppone col corpo: rigore che Eusepi trasforma nell’1-1. A ben vedere il replay TV, però, sembra che il giocatore del Novara colpisca col fianco. Al 31′ il portiere Crisanto salva l’Alessandria, fermando Lanini lanciato da una gran palla di Schiavi; si va di là e l’arbitro Feliciani annulla il gol del 2-1 a Chiarello per fuorigioco, ma le immagini TV smentiscono l’assistente Basile che alza la bandierina: gol valido. In C non c’è il VAR e bisogna accettare quel che vedono.
Ripresa. L’Alessandria continua a macinare gioco come nella seconda parte del 1° tempo, ma non punge. La palla gira veloce, le trame sono buone, ma non si tira mai in porta. Tant’è che, alla fine, il portiere ospite Lanni non avrà fatto nemmeno una parata. Di più.
Il tecnico Banchieri tra il 53′ e il 72′ fa 5 cambi, Gregucci ne fa solo 2, al 72′ e al 76′. E alla fine questa scelta pagherà. Al 56′ sinistro debole di Gonzalez parato, a ridosso del 60′ doppio sinistro di Celìa verso la porta avversaria, uno alto e uno largo. Le conclusioni degli attaccanti non pervengono. Al 91′ la maggior freschezza dei cambi novaresi fa la differenza: Cisco se va a destra seminando 3 avversari, mette in mezzo, velo del ‘Puci’ e Firenze calcia nell’area piccola, il portiere ci arriva ma non la tiene e arriva l’1-2. Al 93′ Crisanto evita il terzo gol fermando Panico lanciato a rete, ma per il Novara basta così: a 10 anni e 8 mesi di distanza vince di nuovo al ‘Moccagatta’.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.