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Chissà se… se lo aspettavano così, bello e riuscito, il loro saggio finale dopo sette mesi di corso. Chi? Gli aspiranti attori del corso di Massimo Bagliani, ovvio. Certamente ci hanno messo impegno e concentrazione, si sono migliorati (in tutti i sensi) e hanno sbagliato quasi nulla, e il pubblico, sala piena e qualcuno in piedi, ha gradito moltissimo. Applausi scroscianti, risate a non finire, ritmo di spettacolo dosato alla perfezione per due ore, volate via nell’allegria generale, grazie alla regìa magistrale dell’attor nostro, che ha introdotto ogni scena del programma con tanto di storia e citazioni. Partendo dalle poesie (introdotte quest’anno per chi aveva già praticato il primo corso), tutte brevi e incisive, scovate nel ‘maremagno’ del materiale disponibile con attenzione particolare per autori stranieri, anche questo segno di lungimiranza e rispetto verso una società sempre più ‘multirazziale’ e, ovviamente, dell’universalità del teatro.
Già, il teatro. Il grande protagonista della serata e il grande amore di Massimo, e di chi ha collaborato con lui in questo corso, vale a dire la moglie Isabella Cazzola e Ferruccio Reposi, che ha curato il corso di dizione.
Bagliani nell’introduzione ha detto: “L’uomo costruisce ospedali per curare il corpo, costruisce chiese per curare l’anima, costruisce scuole per nutrire la mente, ma lo spirito, e per spirito intendo fantasia, emozioni, umori, sentimenti, lo spirito chi lo cura?
La risposta è: IL TEATRO!!!!!!!!!!  Ed è con questo spirito che è stato costruito lo spettacolo di ieri sera. L’emblema è stato l’ingresso dell’aspirante attrice con la gamba ingessata (vera), incidente occorso solo qualche giorno fa che non ha impedito la messa in scena. Anzi: la signora, nel copione reduce dall’ospedale, doveva entrare sorretta da due amiche. Lo ha fatto, spinta e non sorretta, in un pezzo in cui la realtà ha superato la fantasia!
Alla fine, nel saluto al pubblico con tutti sul palco, Massimo Bagliani ha introdotto la nuova stagione teatrale dell’Alessandrino, che compie 50 anni in questo 2016. Sarà sempre lui a curarne il cartellone, in collaborazione con Paolo Pasquale, amico di sempre e titolare di Alessandrino e Kristalli. A ricordare l’evento, per tutta la sera, la ‘quinta’ di sinistra, coperta dal cartellone ’15-’16.

Foto: Big Box Eventi

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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