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L’iniziativa costituisce un appuntamento ormai divenuto tradizionale e molto sentito dall’intera città di Alessandria. Per rendere questa festa ancora più inclusiva e partecipata, nonché di approfondimento costruttivo e di perno attorno al quale ruotano le molteplici attività dell’Ospedale, il 2020 vede un programma ricco di eventi estesi su un’intera settimana.
Nell’ottica di un continuo sviluppo al servizio del paziente, le celebrazioni si aprono con un pomeriggio dedicato alle Medical Humanities per riflettere sull’integrazione tra la dimensione tecnica dell’approccio medico tradizionale e la dimensione relazionale fornita dalle discipline umanistiche, da sempre motivo di contemplazione contro le malattie per i ricoverati.
Fondamentale è poi seguire con determinazione i progetti per il futuro mantenendo sempre uno sguardo sul passato: ecco perché il martedì si ripercorrono i 25 anni dall’alluvione, un tragico evento che ha per sempre trasformato l’intera città. Guardando al futuro prosegue l’appuntamento con il giorno successivo, dedicato alla ricerca, grazie al continuo sviluppo della ricerca scientifica che viene presentata dai professionisti stessi, con l’ambizione di aprirsi sempre di più verso il territorio, la nazione e l’estero creando robuste reti collaborative e divenendo un polo di eccellenza dedicato alle patologie ambientali, candidato a divenire riferimento come primo IRCCS pubblico in Piemonte.
Il 16 sarà la giornata dedicata al ringraziamento di tutti i benefattori che hanno contribuito alla crescita quotidiana della nostra Azienda e il giorno 17 gennaio, come da tradizione, sarà celebrata la Santa Messa dal nostro Vescovo SER Mons. Guido Gallese e sarà l’occasione per ringraziare i professionisti andati in pensione, per l’impegno e la passione profusi durante gli anni di servizio.
Il prezioso patrimonio storico dell’ospedale, composto sia da libri antichi sia da quadri, dipinti, sculture e le stesse strutture architettoniche, è poi oggetto di valorizzazione e diffusione in conclusione della festa grazie al supporto del FAI con cui abbiamo intrecciato un rapporto sinergico.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"