L'ingresso del Pronto Soccorso di Alessandria

Avviato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alessandria il progetto per la sicurezza degli operatori sanitari, con nuovi dispositivi nei reparti a più alto rischio e l’aumento delle telecamere, con la collaborazione di Polizia di Stato, Carabinieri e numero di emergenza 112.

Nel nuovo progetto, gli operatori sanitari saranno dotati di dispositivi personali per l’invio di allarmi in caso di pericolo. Questi dispositivi, rilevatori di caduta simili ai sistemi “uomo a terra”, attiveranno una chiamata di emergenza. Nella fase iniziale, sempre al Pronto Soccorso, verranno sfruttate le telecamere e i dispositivi cordless in dotazione per avvisare il 112 e, a seconda dei casi, la Polizia o i Carabinieri.
Al momento dell’allarme attivato, sul display del 112 comparirà il luogo dettagliato dell’aggressione, con l’indicazione del reparto o dell’area. Questa funzionalità consente di ridurre i tempi di intervento, garantendo una risposta più rapida da parte delle forze dell’ordine. Successivamente il sistema verrà esteso a Psichiatria, Poliambulatorio Gardella, Poliambulatorio Santa Caterina e Pronto Soccorso Pediatrico, prevedendo l’attivazione con la pressione di un tasto di allarmi vocali preregistrati con comunicazioni dirette con il 112, che riceverà un avviso prioritario e trasferirà l’allarme alle forze dell’ordine competenti.

LE PAROLE – Così il direttore generale Valter Alpe: «L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro sempre più sicuro e protetto, dove gli operatori possano svolgere il loro compito con serenità. Mi preme ringraziare il Prefetto e tutte le autorità di pubblica sicurezza per la disponibilità e l’attenzione dimostrate nell’affrontare una problematica di crescente rilievo».
Così l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi: «All’Ospedale di Alessandria, primo in Regione ad aver firmato il protocollo per il contrasto alla violenza sugli operatori sanitari, si sono attivate iniziative che mirano ad avere ambienti più sicuri e accoglienti per i pazienti e per chi li accompagna».

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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