Un grande problema della società di oggi: cibo naturale da una parte, cibo ultra-trasformato dall’altra. Sapere cosa scegliere sembra ovvio, ma non è così. Soprattutto tra i giovani.
Addirittura l’82% delle famiglie italiane chiede aiuto in tal senso. Magari un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e cibi ultra-trasformati, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per lo sviluppo. Un grido d’allarme da parte dei genitori che vedono fallire i loro tentativi che, forse, non sono abbastanza incisivi.
I dati sono emersi dal Rapporto Coldiretti/Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, a Villa Miani a Roma, organizzato con The European House-Ambrosetti, alla presenza del presidente Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, assieme ai medici Matteo Bassetti, Alberto Villani, Esmeralda Capristo e al sindaco di Pollica Stefano Pisani.
Per l’occasione sono state allestite 2 grandi tavole per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea. Uno stile alimentare che i genitori italiani vogliono trasmettere ai propri figli, poiché percepito come un insieme di abitudini che garantiscono un mangiare sano. Un cibo equilibrato, sicuro e genuino per la tutela della salute personale e del pianeta. Ma i figli ‘pasticciano’ in giro, soprattutto quando iniziano ad uscire da soli.
E i divieti? Il 37% di famiglie ha imposto ai bambini di non mangiare merendine, caramelle, bibite gassate e junk food di vario tipo, proprio per l’evidenza scientifica che collega tali cibi ai rischi.
Ma addirittura l’82% delle famiglie ritengono importante una grande campagna, dalla scuola al web, per educare i ragazzi a mangiare in modo corretto. Riconoscere il bisogno di un aiuto esterno è un chiaro segnale dell’importanza di una buona educazione alimentare.
Spiega il direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco: “Una battaglia sostenuta da sempre da Coldiretti, impegnata a promuovere nelle scuole il progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’, percorso che coinvolge mezzo milione di bambini l’anno, 2.000 sul territorio provinciale. L’obiettivo è formare consumatori consapevoli per valorizzare la Dieta Mediterranea, fermando il consumo di ‘junk food’, cibo-spazzatura, che fa aumentare l’obesità”.
