Il CPR di corso Brunelleschi a Torino

Il SIAF, Sindacato Italiano Autonomo Finanzieri, denuncia con profonda indignazione l’ennesimo grave episodio di violenza avvenuto, una decina di giorni fa, al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Torino, che ha visto un militare finire in ospedale con lesioni alla nuca. Questo ennesimo, inaccettabile evento riaccende i riflettori su una situazione drammatica e insostenibile per il personale in servizio, confermando una pericolosa escalation di aggressioni ai danni di chi è preposto a garantire la sicurezza.

IL FATTO – Un ospite del CPR, dopo aver tentato di procurarsi lesioni, ha scagliato con violenza una pietra o un oggetto contundente, colpendo alla nuca il finanziere in questione che, a seguito delle lesioni riportate, è stato immediatamente trasportato in ospedale per le necessarie cure, mentre all’ospite sono state applicate le misure di legge. Il SIAF esprime massima vicinanza e solidarietà al graduato rimasto ferito e alla sua famiglia, augurandogli completa guarigione.

Il SIAF non può più tollerare che i Finanzieri, così come gli altri colleghi delle Forze di Polizia, siano le prime e costanti vittime di tali violenze inaudite. Ci vogliono misure immediate sui protocolli di sicurezza all’interno del CPR, con una dotazione di strumenti, attrezzature e mezzi adeguati a garantire l’incolumità del personale. Viene a mente, a questo riguardo, il pronunciamento n. 96/2025 della Consulta a tutela degli ospiti dei CPR, nella speranza che ve ne siano anche a beneficio dei tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica, cui bisogna offrire giuste garanzie, economiche, legali e strumentali.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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