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Il Comune di Novi ha seguito con attenzione e serietà i disagi che si sono creati in queste settimane rispetto al trasporto pubblico urbano ed extraurbano con l’introduzione dell’orario invernale. Abbiamo ascoltato e raccolto le segnalazioni degli utenti; non abbiamo mai smesso di confrontarci con le parti sindacali tanto in via informale quanto in via formale; abbiamo immediatamente aperto con CIT un tavolo tecnico per analizzare gli orari e studiare le modifiche opportune. Abbiamo chiesto all’azienda di organizzare in tempi brevi un incontro con l’utenza, al fine di risolvere le situazioni di difficoltà.

Il servizio di trasporto pubblico è sempre stato tra gli obiettivi di questa amministrazione. Purtroppo la situazione degli ultimi anni ha visto accumularsi crescenti difficoltà, in primis sul piano economico.

Rispetto al servizio di trasporto urbano, in particolare, la Regione ha operato un taglio significativo delle risorse passando da 300.000 a soli 55.000 euro, che avrebbero dovuto corrispondere a un proporzionale taglio chilometrico. Ciò nonostante, in questi anni, il Comune ha scelto di sostenere ugualmente con risorse proprie il servizio.

Oltre al sostegno per il trasporto pubblico urbano (con un costo complessivo di circa 400.000 euro l’anno), il Comune ha mantenuto il servizio di scuolabus (con un costo di circa 200.000 euro) ed ha partecipato insieme agli altri Comuni della zona alle spese relativa al trasporto extraurbano compensando anche in questo caso i tagli regionali con circa 200.000 euro l’anno.

Le difficoltà di questi anni hanno dunque determinato per CIT una situazione di passività economica, peraltro comune ad altre società del settore. Per farvi fronte, il Comune di Novi, insieme agli altri soci, ha sostenuto l’approvazione di un piano di rientro le cui linee guida sono state positivamente accolte dall’assemblea dei soci nei giorni scorsi.

Siamo convinti che soltanto il risanamento dell’azienda possa garantire contemporaneamente la salvaguardia del servizio e il mantenimento dei livelli occupazionali.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"