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Il 30 gennaio scorso il Comune di Novi Ligure ha emesso un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua di pozzi destinati all’uso irriguo, non allacciati all’acquedotto comunale, situati nella proprietà della casa di riposo La Serenella.

Il provvedimento si è reso necessario dopo che le analisi effettuate dall’Arpa hanno individuato la presenza di solventi clorurati ad una concentrazione superiore al limite consentito dalle norme ambientali e sanitarie di riferimento.

Sebbene le analisi siano state condotte nell’ambito del monitoraggio dell’attività dei cantieri del Terzo Valico, l’Agenzia Regionale per la protezione ambientale esclude che la causa dell’inquinamento possa derivare dai lavori per la tratta ferroviaria.

 

A questo proposito si riporta un estratto della nota ufficiale pubblicata ieri pomeriggio, mercoledì 6 febbraio, sul sito internet istituzionale dell’Arpa Piemonte: «Vista la posizione dei pozzi, rispetto alla falda drenante delle acque della valle dello Scrivia e la localizzazione del cantiere del Terzo valico in località Pieve, si è esclusa una possibile interferenza tra l’opera e i pozzi. Sulla scorta dei dati ottenuti e dell’analisi delle serie storiche in possesso del Dipartimento Sud Est, è stata avviata una campagna d’indagine delle acque sotterranee che riguarda l’area a monte delle abitazioni nelle quali è stato riscontrato l’inquinamento. Appena disponibili – conclude l’Arpa -verranno divulgati i risultati di tale indagine».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"