In occasione della Giornata mondiale del suolo, nel denunciare gli effetti dei cambiamenti climatici e la riduzione dell’assorbimento dell’acqua da parte della terra, il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco ha spiegato che “a causa della cementificazione e della scomparsa dei terreni fertili sono andati persi, dal 2012 ad oggi, ben 400 milioni di chili di prodotti agricoli per l’alimentazione dell’uomo e degli animali, aumentando il deficit produttivo del Paese e la dipendenza dall’estero. La sparizione di terra fertile non pesa solo sugli approvvigionamenti alimentari, poiché dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di mc di acqua piovana che ora scorrono in superficie, aumentando la pericolosità idraulica dei territori”.

LA SITUAZIONE

In Italia oltre 9 comuni su 10 in Italia (93,9%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico per frane e alluvioni, anche per effetto del cambiamento climatico in atto, con tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di fenomeni violenti, sfasamenti stagionali, rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense.
A questa situazione non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili. La provincia di Alessandria, con 26.450 ettari consumati, incide con un 15,1% su un complessivo regionale di circa 175.000 ettari, dopo Torino e Cuneo.

LE SCELTE

E’ sicuramente positiva la scelta del Governo di investire nella manovra sul Fondo per il contrasto al consumo di suolo, finanziato con 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e 50 milioni di euro all’anno nel biennio 2026-2027 previsto dalla manovra. Sono anche necessari, però, interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve, in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva del Paese.

LE CONCLUSIONI

Il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco ha spiegato che “per questo l’Italia deve difendere e far crescere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile. I nostri imprenditori agricoli sono pronti a coltivare i terreni a riposo, circa 20mila a livello piemontese, in modo da difendere la capacità produttiva nazionale e la sovranità alimentare del Paese messa a rischio dalla guerra, dalla speculazione internazionale e dal cambiamento climatico”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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