La Regione Piemonte lancia il progetto “Cibo sano, cura vicina: portiamo il km0 in corsia”, primo esempio nazionale di integrazione strutturale tra sistema sanitario e mondo agricolo. Promosso dagli assessori regionali all’Agricoltura Paolo Bongioanni e alla Sanità Federico Riboldi, il modello si propone di rivoluzionare le mense ospedaliere introducendo prodotti tipici piemontesi, garantendo pasti più sani, più buoni e più legati al territorio.

Saranno coinvolte le associazioni agricole, Coldiretti, Confagricoltura e CIA, e le organizzazioni cooperative del settore che avranno un ruolo centrale, perché gli agricoltori non saranno semplici fornitori, ma partner nella definizione delle forniture, assicurando stagionalità, tracciabilità e qualità delle materie prime. Le strutture tecniche delle aziende sanitarie regionali, invece, avranno il compito di integrare questi prodotti nei piani nutrizionali, trasformando il pasto ospedaliero in parte attiva del percorso di cura. La fase pilota partirà nel 2025 nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Alessandria, Novara e Città della Salute di Torino, per poi estendersi entro il 2030 a tutta la rete sanitaria regionale.

Un asse decisivo del progetto riguarda la qualità delle mense ospedaliere. L’introduzione di prodotti locali e tipici permette di elevare lo standard del cibo servito, migliora il gusto, aumenta il gradimento dei pazienti e, grazie alla filiera corta, si ottiene un contenimento dei costi. Riducendo i trasporti inutili si abbassa l’impatto ambientale: non ha senso movimentare alimenti da altri continenti quando il Piemonte dispone di eccellenze riconosciute e sicure. In sintesi, più salute, più territorio, più sostenibilità.

LE PAROLE – Gli assessori Bongioanni e Riboldi spiegano: «Il Piemonte sarà la prima Regione dove il paziente riconosce il territorio anche a tavola, perché la cura comincia dal cibo. Con “Cibo sano, cura vicina” portiamo la filiera agricola dentro il sistema sanitario, restituendo dignità al pasto ospedaliero. Sanità e agricoltura tornano ad essere alleate strategiche, pilastri dell’identità piemontese».

Gli assessori Bongioanni e Riboldi

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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