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Patto di Stabilità rispettato nonostante tutto. Oneri di urbanizzazione ma soprattutto svendite.

Alienati immobili storici e c’è chi dice che più di una vendita si tratta di un regalo. Soddisfatti, invece, gli assessori della maggioranza.

Il comune è salvo. Almeno dal punto di vista finanziario. Lo rende noto il Sindaco della città termale che annuncia di aver trovato in poco più di 4 mesi le risorse necessarie a rispettare il patto di stabilità.

Una cosa non semplice considerato che tali risorse ammontavano a un milione e quattrocento mila euro da reperire in qualunque modo.
E così tra immobili comunali venduti, trasferimenti regionali ed oneri di urbanizzazione la quota incassata è arrivata a sfiorare il milione e 500 mila euro. Una boccata d’ossigeno costata cara al Comune dovendo svendere due beni di proprietà comunale: il terreno su cui sorgeva l’ex cascina Pezzetta, in via Fatebenefratelli, zona ospedale, e l’attuale sede dell’archivio comunale in corso Roma, alle spalle del Comune.
Dopo una media di otto aste pubbliche sono arrivati 89 mila euro dal primo lotto e ben 191 mila euro dal secondo lotto. Prezzi scesi del 30% e 40% rispetto alla prima asta che risale all’inizio dell’anno scorso.

Circa 270 mila euro in tutto che, sommati ai 650 mila euro di trasferimenti regionali e statali arrivati entro la fine dell’anno 2012, a 90 mila euro di un altro immobile venduto ed ai restanti 400 mila circa, divisi tra oneri di urbanizzazione ed introiti “extra” incassati, arrivano ad una cifra di quasi 1 milione e 500 mila euro.

Una cifra che ora potrà permettere al Comune di Acqui di rimanere tra i Comuni virtuosi e disporre di agevolazioni statali necessarie al prosieguo di importanti interventi strutturali in città. “Siamo soddisfatti – dice l’assessore alle finanze Franca Roso – Tutti hanno lavorato affinché si rispettasse il patto di stabilità e ringrazio i colleghi assessori, i consiglieri comunali e gli assessori regionali”. Un “demerito” all’amministrazione arriva però dall’opposizione contraria al modo su come si è raggiunto l’obiettivo “svendendo” molti immobili e quasi “regalandone altri” come l’edificio in corso Roma: 400 metri a poco più di 190 mila euro, lasciano quantomeno perplessi e con l’amaro in bocca.

 

Giampi  Grey

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