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La Commissione Europea ha dato l’ok alla Francia per il latte e le carni utilizzate: plauso per il fronte aperto nella battaglia, più qualità e trasparenza a tutela dei consumatori.

La Commissione Europea ha espresso parere positivo alla richiesta da parte della Francia di sperimentare per due anni un regime di etichettatura di origine obbligatoria per il latte, e per latte e carni utilizzate come ingredienti nei prodotti alimentari preconfezionati secondo quanto indicato da una nota diffusa dal ministero dell’agricoltura di Parigi.
“Nell’Unione Europea si è aperto finalmente un fronte nella battaglia per la qualità e la trasparenza dell’informazione sugli alimenti per dare possibilità ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli. – ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – Ora tocca all’Italia che ha inviato a Bruxelles un analogo provvedimento per l’etichettatura di origine obbligatoria per il latte e dei suoi derivati come annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della Giornata nazionale del latte Italiano promossa dalla Coldiretti”.
Con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy che riguarda tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta.
Un risultato che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del Ministero dell’agricoltura in più di 9 casi su 10 considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione.
“In questo modo – ha concluso Paravidino – 1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia potranno finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione”.

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