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Gian Piero Ameglio: “Consigliamo il consumo delle giuste dosi nella dieta, attenzione alla provenienza dei prodotti”

L’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Oms afferma che le carni lavorate (carni in scatola, hot dogs, prosciutto, carni essiccate e affumicate) sono cancerogene e da inserire nella lista delle sostanze di più alta pericolosità. Le carni rosse non lavorate (manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra) sono da inserire nel gruppo delle “probabilmente cancerogene”. La decisione è stata presa dopo studi sulla correlazione del consumo di queste carni e l’insorgenza di tumori.

Queste classificazioni ci devono far riflettere sulla nostra alimentazione e, ancora di più, sulla tracciabilità dei prodotti – commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria e allevatore di Razza Piemontese -. Occorre fare distinzione tra i vari prodotti; ricordo che, ad esempio, la Razza Piemontese è particolarmente povera di grasso e ne contiene una quantità di polinsaturi a volte maggiore rispetto ad alcune varietà di pesce azzurro. Consigliamo un consumo equilibrato di carne rossa all’interno della dieta mediterranea, perché contiene proteine immediatamente disponibili ed enzimi che in altri alimenti non troviamo e raccomandiamo consapevolezza nella scelta del prodotto. Non ci stancheremo mai di indirizzare i consumatori verso la scelta dei prodotti del territorio, anche alla luce dei severi controlli ad opera del Ministero della Sanità, ai quali noi allevatori ci sottoponiamo puntualmente. Nessun allarmismo, quindi, ma solo attenzione alle scelte che effettuiamo a tavola”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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