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Secondo l’organizzazione non governativa Oxfam, ogni giorno in Italia 28 migranti minorenni scompaiono nel nulla. Giovani essere umani che diventano fantasmi, sparizioni che si accumulano fino a raggiungere numeri impressionanti. Se nel 2015 sono sfuggiti alle maglie dell’accoglienza italiana 12.360 minori, nei primi sei mesi del 2016 si è arrivati a 13.705. Le normative italiane sembrano non essere sufficienti per porre rimedio a tal emergenza umanitaria, ma ci sono enti che stanno cercando di offrire un’alternativa all’abbandono e allo sfruttamento. Tra questi si può annoverare il Cissaca, responsabile del progetto “Omnia Mundi”. Esso si pone l’obiettivo di aiutare i 30 migranti minorenni gestiti dal consorzio proponendo incentivi all’affidamento a famiglie e al cosiddetto “affidamento etnico”, cioè da parte di genitori connazionali del soggetto coinvolto. Sono pianificati anche l’affitto di appartamenti a basso costo e l’avvio di percorsi di professionalizzazione e tirocini lavorativi. “Omnia Mundi” vede la compartecipazione di undici enti gestori di servizi socio assistenziali e di numerosi soggetti operanti nel terzo settore (tra cui le alessandrine Coompany&, Il Gabbiano e APS Cambalache). Il progetto del Cissaca ha superato la prima selezione del bando “Never Alone”, licenziato a livello nazionale dalla Fondazione Cariplo (al terzo posto tra i 30 progetti selezionati, su un totale di 124 proposte). Entro l’inizio di ottobre, dovrà essere formalizzato l’accordo tra gli enti e preparato un piano di finanziamento analitico, atto a ottenere altri fondi. Sono necessari 700.000 euro, di cui 490.000 dovrebbe arrivare nell’ambito dell’EPIM (European Programme for Integration and Migration).

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