Peccato. L’Alessandria ha perso 3-2 contro la Sampdoria ed è uscita dalla Coppa Italia, ma ha fatto un figurone. Ha fatto sognare, la squadra di Longo, pur con molte assenze. E’ andata in vantaggio, ha sfiorato il raddoppio, ha subìto il pareggio, è tornata avanti nel finale di tempo. Ma una manciata di minuti di amnesia ad inizio ripresa ha ribaltato la gara: una volta tornata avanti nel punteggio la formazione blucerchiata ha gestito il risultato, ma ha rischiato, anche in superiorità numerica. I grigi non hanno mai mollato, i cambi del tecnico hanno dato brio alla fase offensiva e fino al fischio finale i tempi supplementari sono stati lì, a portata di mano.

Peccato davvero. Ma l’impressione che hanno lasciato i grigi negli occhi dell’Italia televisiva è stata ottima. Con quel modo di giocare aggressivo, attento nelle coperture e pronto a ripartire, la squadra di Longo ha mostrato quelle che sono le sue qualità, soltanto migliorabili con l’innesto graduale dei nuovi e la disciplina tattica infusa dall’allenatore. Nel campionato di serie B che inizia nel prossimo weekend ci vorranno queste armi per fare punti e restare a galla. Nota di merito particolare per Parodi, Chiarello, Ba e Beghetto (a parte l’errore sul gol), sufficienti gli altri. Bene Orlando quando è entrato, ma le due occasioni mancate del 3-3 pesano molto. E intanto abbiamo scoperto il nuovo sponsor di maglia, Y3K, presente in Coppa fin da Padova, ma mai annunciato.

I GOL

0-1 – 8′ Casarini ruba palla in pressing, Chiarello controlla e tira da 25 metri. il portiere Audero ‘pesca’, la palla bacia il palo ed entra in rete.
1-1 – 28′ Gabbiadini crossa di sinistra, Quagliarella inventa il pareggio con un colpo di tacco, nonostante la trattenuta di Mora.
1-2 – 45′ Corazza trasforma un rigore concesso per atterramento di Arrighini da parte di Bereszynski.
2-2 – 47′ Beghetto tenta l’anticipo su un passaggio verticale ma sbaglia e manda in porta Gabbiadini che pareggia.
3-2 – 52′ angolo Samp, Candreva scambia con Gabbiadini e crossa, la difesa grigia è colpevolmente ferma e Thorsby insacca di testa.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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