dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Il Monferrato alessandrino è stato recentemente escluso dall’accorpamento delle ATL, le agenzie turistiche locali, con la creazione di un ‘alleanza’ fra le città di Asti e Alba che, di fatto, esclude la Città di Alessandria ed il suo territorio proprio poche settimane dopo l’avvenuto conferimento ad Alessandria del titolo di ‘comune turistico’ da parte della Regione Piemonte (D.R. n. 297 del 24 luglio 2018).

Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha così commentato la notizia:

Una scelta che mi lascia perplesso e sorpreso perché l’unione ed il coinvolgimento del nostro territorio avrebbe consentito prospettive di sviluppo su più ampia scala. Tuttavia, se queste sono le scelte, non mi  dispero perché abbiamo le idee chiare su chi siamo e dove vogliamo andare e molta strada  è già stata fatta in questo senso. I dati testimoniano che il Turismo, nella nostra provincia, è cresciuto sensibilmente nel corso dell’ultimo anno: siamo stati  favoriti dalla nostra centrale posizione geografica che privilegia i collegamenti e che fa di Alessandria la porta di ingresso del Monferrato. Facendo squadra avremmo potuto beneficiare di una alleanza strategica e proporci come serbatoio di afflusso di turisti per il circondario. Andremo avanti con le nostre idee ed i nostri progetti e sono fiducioso nel risultato che riusciremo a consolidare”.

Dello stesso avviso l’assessore al Turismo, Mattia Roggero che ha continuato: “Non staremo fermi a guardare quello che ci succede intorno: stiamo portando avanti alcuni progetti di sviluppo ed i dati dell’Osservatorio Regionale del Turismo ci dimostrano come le visite siano in sensibile aumento. La Provincia di Alessandria, nel 2017, ha registrato quasi 757 mila presenze con una crescita del 6,7% rispetto al 2016, una crescita superiore rispetto ad altri territori piemontesi. Questo dato è significativo perché indica che ci stiamo muovendo nella direzione corretta. Auspichiamo che la Regione Piemonte sappia fare da coordinatore dei territori con un ruolo più pregnante che ad oggi, mi pare, non abbia ancora definitivamente assunto. Di fatto prendiamo atto della decisione di Asti e Alba, anche se, ci tengo a precisare, non spetta ai Comuni il ruolo di coordinamento. I nostri rappresentanti politici, al governo in Regione, dovrebbero farsi qualche domanda in questo senso. Chi ha a cuore il destino del nostro territorio dovrebbe uscire dalla mera propaganda politica, fine a se stessa, ed offrire il proprio sostegno ad azioni concrete per il rilancio e lo sviluppo della nostra Città”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"