Veduta aerea dello stadio 'Moccagatta'

L’ultima volta in casa della Next Gen, il 9 novembre, coincide con l’ultima vittoria bianconera in stagione (1-0 sul Forlì). E anche allora si giocò all’ora di pranzo, la partita che gli inglesi chiamano ‘lunch match’. Tre settimane dopo, un po’ in crisi di identità, la seconda squadra della Juventus cerca punti e gol. Questi ultimi sono merce rara, ultimamente, solo 2 nelle ultime 6 partire, ma forse è solo una fase di maturazione del gruppo, come sottolinea spesso mister Brambilla. Alla sfida col Perugia la Next Gen arriva con 18 punti (13° posto), frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte, gol 18-21.
E gli avversari? Il Perugia sta cercando faticosamente di uscire da una stagione disastrata: sta al 18° posto con 12 punti (2 vinte, 6 pari, 7 perse, gol 13-21), ma arriva da 5 risultati utili di fila, tra cui le 2 vittorie. E Giovanni Tedesco, 3° tecnico stagionale dopo Cangelosi (1^-5^) e Braglia (6^-10^) è ancora imbattuto, mentre gli altri 2 non avevano mai vinto. Da notare che Tedesco fu giocatore del ‘Grifo’ per 6 stagioni in serie A.
Si gioca domani, domenica 30 novembre, alle ore 12.30 allo stadio ‘Moccagatta’ di Alessandria.

PRECEDENTI – Sono due, nel campionato 23-24. Doppia vittoria del Perugia con lo stesso risultato: in Piemonte 2-0 (46′ Vazquez su rigore, 52′ Kouan), in Umbria 2-0 (44′ Sylla, 55′ Lewis).

ARBITRO – Gabriele Sacchi di Macerata
ASSISTENTI – Luca Marucci di Rossano e Davide Gigliotti di Lamezia Terme
QUARTO UFFICIALE – Riccardo Dasso di Genova
OPERATORE FVS – Alberto Mandarino di Alba–Bra

FVS, LA NOVITA’ DEL CAMPIONATO – Grossa e importante: gli arbitri avranno un supporto video chiamato Football Video Support (FVS). E’ una specie di Var, ma non è ‘Var’ o ‘Var Light’ o ‘Var a chiamata’: sarà solo FVS.
LE REGOLE – Ogni squadra ha a disposizione 2 richieste di FVS a partita e lo può fare solo attraverso l’allenatore, che ha 2 cards in tasca da consegnare al 4° uomo: se dopo la verifica l’allenatore ha ragione, la card gli viene restituita. Altrimenti, la perde.
Può essere il capitano o un altro giocatore a richiamare l’attenzione dell’arbitro o dell’allenatore, facendo roteare in aria l’indice. Poi comunque sarà l’allenatore a chiamare il 4° uomo e l’arbitro per fermare il gioco e procedere al check-video.
La chiamata va fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda: la FVS funziona, in questo, come la Var.
Se la chiamata viene fatta con il pallone in gioco, l’arbitro deve fermarlo in ‘zona neutra’.
Ci sarà una postazione con monitor (quasi sempre tra le panchine), con una tenda protettiva e un addetto a gestire le immagini, che sarà un guardalinee (assistente) della Can C: a visionare le immagini andrà sempre l’arbitro con il 4° uomo e basta.
SOLO IN 4 CASI – Come per la Var, la FVS si usa solo per 4 casi: 1) I gol: si verificano le eventuali irregolarità, compresi i fuorigioco. 2) I rigori: è fallo o no? E’ dentro o fuori area? 3) I cartellini: è giallo o rosso diretto o viceversa. 4) Scambio di identità per una sanzione.
DOPO OGNI GOL – Il 4° uomo rivede sempre l’azione per segnalare eventuali irregolarità all’arbitro: in questo caso (solo in questo) l’allenatore non deve presentare la card, a meno che non sia convinto del check del 4° uomo e non voglia far intervenire lo stesso l’arbitro.

La postazione FVS allo stadio ‘Moccagatta’ (foto Paolo Baratto)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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