Una storia da scrivere, quella della Juventus contro il Forlì. La squadra romagnola è neo-promossa dalla serie D e non ha mai incrociato i torinesi. Guidato da Alessandro Miramari (55), ex-allenatore di Futsal (calcio a 5) che ha studiato in Spagna e predica calcio divertente, il Forlì è 4° in classifica con 20 punti (6 vinte, 2 pari, 4 perse, gol 15-11), arriva da 5 risultati utili e non perde dal 27 settembre.
Situazione opposta per la Next Gen (14° posto con 14 punti, 4 vinte, 2 pari, 6 perse, gol 16-19), in piena crisi con 6 sconfitte nelle ultime 7 gare (1 in Coppa) e senza segnare nelle ultime 3 di campionato. Che il problema del gol fosse sul piatto era evidente, ma ora mister Brambilla deve trovare velocemente una soluzione, ridando fiducia ad un gruppo di ragazzi avvitato su sé stesso e sui propri difetti.
Ha rianimato la prima squadra dopo l’esonero di Tudor, un anno fa risollevò la stessa Next Gen dopo l’esonero di Montero (dal fondo classifica ai playoff) e può farlo anche oggi.
Si gioca domani, domenica 9 novembre, alle ore 12.30 allo stadio ‘Moccagatta’ di Alessandria.
PRECEDENTI – Nessuno.
ARBITRO – Davide Cerea di Bergamo
ASSISTENTI – Mario Chichi di Palermo e Matteo Cardona di Catania
QUARTO UFFICIALE – Gabriele Restaldo di Ivrea
OPERATORE FVS – Alberto Mandarino di Alba – Bra
FVS, LA NOVITA’ DEL CAMPIONATO – Grossa e importante: gli arbitri avranno un supporto video chiamato Football Video Support (FVS). E’ una specie di Var, ma non è ‘Var’ o ‘Var Light’ o ‘Var a chiamata’: sarà solo FVS.
LE REGOLE – Ogni squadra ha a disposizione 2 richieste di FVS a partita e lo può fare solo attraverso l’allenatore, che ha 2 cards in tasca da consegnare al 4° uomo: se dopo la verifica l’allenatore ha ragione, la card gli viene restituita. Altrimenti, la perde.
Può essere il capitano o un altro giocatore a richiamare l’attenzione dell’arbitro o dell’allenatore, facendo roteare in aria l’indice. Poi comunque sarà l’allenatore a chiamare il 4° uomo e l’arbitro per fermare il gioco e procedere al check-video.
La chiamata va fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda: la FVS funziona, in questo, come la Var.
Se la chiamata viene fatta con il pallone in gioco, l’arbitro deve fermarlo in ‘zona neutra’.
Ci sarà una postazione con monitor (quasi sempre tra le panchine), con una tenda protettiva e un addetto a gestire le immagini, che sarà un guardalinee (assistente) della Can C: a visionare le immagini andrà sempre l’arbitro con il 4° uomo e basta.
SOLO IN 4 CASI – Come per la Var, la FVS si usa solo per 4 casi: 1) I gol: si verificano le eventuali irregolarità, compresi i fuorigioco. 2) I rigori: è fallo o no? E’ dentro o fuori area? 3) I cartellini: è giallo o rosso diretto o viceversa. 4) Scambio di identità per una sanzione.
DOPO OGNI GOL – Il 4° uomo rivede sempre l’azione per segnalare eventuali irregolarità all’arbitro: in questo caso (solo in questo) l’allenatore non deve presentare la card, a meno che non sia convinto del check del 4° uomo e non voglia far intervenire lo stesso l’arbitro.
