Il Piemonte conferma il suo impegno per lo sviluppo della pioppicoltura, delle tartuficoltura e della forestazione per la tutela del paesaggio rurale. La Giunta regionale ha destinato 3,5 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti di pioppeti, arboricoltura da legno, boschi naturali-formi e sistemi agroforestali su terreni agricoli, nell’ambito dell’Intervento SRD05 del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. L’iniziativa fa parte dell’Intesa interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo, firmata da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, per rilanciare la pioppicoltura.

La coltivazione del pioppo, secondo i censimenti effettuati, occupa nella Pianura padano-veneta una superficie di circa 40.000 ettari (circa 12.000 in Piemonte), meno di 1/3 rispetto al 1970. Gli obiettivi sono incrementare l’assorbimento e lo stoccaggio di carbonio atmosferico nel suolo e nella biomassa legnosa; conservare la biodiversità e gli habitat forestali; fornire prodotti legnosi e non legnosi; fornire servizi eco-sistemici; diversificare il reddito agricolo. I bandi saranno aperti in autunno sulla Piattaforma Bandi della Regione Piemonte. La dotazione complessiva sarà di 3.557.080,06 euro, così suddivisi: 55% destinato alla filiera del pioppo, 20% per gli impianti di specie tartufigene, 10% agli alberi da legno a ciclo medio-lungo, 10% ai sistemi agroforestali e 5% ai boschi permanenti.

LE PAROLE – Così l’assessore alle Foreste, Marco Gallo: «La pioppicoltura rappresenta un’eccellenza produttiva del Piemonte e un esempio virtuoso di come l’arboricoltura coniughi sostenibilità ambientale e sviluppo economico. Ogni ettaro realizzato è un investimento sul futuro: alimenta una filiera industriale d’eccellenza, contribuisce alla capacità di assorbire CO₂ e migliora la sostenibilità ambientale».
