Scattata a metà agosto, la vendemmia delle mele presenta una stima di produzione nazionale di circa 2,25 milioni di tonnellate, in calo del 3% rispetto allo scorso anno ma differente da regione a regione: Trentino +5%, Veneto -11%, Piemonte -15%. Il bilancio è di Coldiretti, su dati Prognosfruit. Pesano i cambiamenti climatici e gli insetti alieni, come cimice asiatica e Popillia japonica, che colpiscono i frutteti.
L’Italia si conferma il 2° produttore europeo, dietro la Polonia e davanti a Francia e Germania, in una UE dove si produrranno quest’anno circa 10,5 milioni di tonnellate di mele.

PIEMONTE – Il comparto rappresenta il 41% della produzione totale di frutta fresca, staccando di molto le altre specie: kiwi 19%, pesche 18%, pere 9%, susine 8%, albicocche 3% e ciliegie 2%.
PROVINCIA – Situazione stabile in provincia di Alessandria, dove le previsioni si attestano su 30.000 quintali, in linea con lo scorso anno. Le prime ad essere staccate sono state le Gala, poi tocca alle varietà più tardive: Renette, Stark, Golden e Fuji.
ANTICHE – Molte le varietà coltivate in Monferrato, a tutela della biodiversità: Pom Marcon, Renetta ruggine, Ciucarina bianca, Limonina, Ciucarin-a Rusa, Carlo Rosso, Grigio Piemonte, Calvin, Gambafina, Piatlin. In Val Borbera invece, nei comuni di Albera, Cabella, Cantalupo, Carrega, Grondona, Mongiardino, Roccaforte e Rocchetta è la mela Carla a farla da padrona.

Roberto Bianco con il coltivatore Paolo Poggio

LE PAROLE – Così il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco: “Le mele registrano una buona qualità con frutti dolci e succosi. Per garantire una maggiore costanza dei raccolti, è necessario continuare ad investire in sistemi di difesa attiva e passiva da cambiamenti meteo e insetti alieni. A livello commerciale serve una maggiore aggregazione, valorizzando la distintività e tutelando l’origine della materia prima sulle etichette di succhi, confetture e marmellate”.
Per il direttore Roberto Bianco “la mela è un alimento prezioso per la salute. Il famoso detto popolare ‘una mela al giorno leva il medico di torno’ ha un fondamento di verità: diversi studi dimostrano che può essere considerata a pieno titolo un farmaco naturale. Salvaguardare le varietà antiche è fondamentale arricchendo la scelta a tavola e impedendo la sparizione del patrimonio di biodiversità”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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