La Regione Piemonte conferma l’impegno per salvaguardare e valorizzare una delle sue eccellenze più preziose: il tartufo. Con l’approvazione del “Programma triennale 2025-2027”, la Giunta Regionale ha stanziato 1.525.860 euro per proteggere e promuovere un patrimonio che non è solo una risorsa economica, ma anche un simbolo culturale, riconosciuto dall’Unesco. Per l’anno in corso è stato approvato un “Piano di attività” che renderà disponibili 674.927 euro.

Il programma si articola in 4 aree chiave: – Tutela e salvaguardia: un’attenzione speciale sarà dedicata alla protezione delle tartufaie naturali, in particolare quelle del pregiato Tuber magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba, per garantirne la sopravvivenza e la vitalità.
– Valorizzazione del marchio: il piano prevede campagne di promozione e iniziative per rafforzare l’identità del tartufo piemontese sui mercati nazionali e internazionali, in linea con il Piano Nazionale della Filiera del Tartufo.
– Innovazione e formazione: saranno finanziate attività di studio, ricerca e sperimentazione per migliorare le conoscenze sul tartufo e per formare i professionisti del settore, garantendo un futuro sostenibile per la filiera.
– Organizzazione e coordinamento: verrà istituito un gruppo di lavoro interdirezionale per ottimizzare la gestione delle risorse e l’attuazione del programma, assicurando che ogni euro sia speso nel modo più efficace.
LE PAROLE – Dice Marco Gallo, assessore alla Tartuficoltura: “l tartufo è molto più di una prelibatezza: è un simbolo identitario che unisce agricoltura, cultura e turismo esperienziale, generando ogni anno un indotto superiore ai 100 milioni di euro. Una risorsa strategica per le nostre comunità e un volano per lo sviluppo del territorio. Per questo è più che mai necessaria un’azione coordinata di salvaguardia, innanzitutto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici“.