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L’Alessandria esce momentaneamente dalla zona playoff perdendo in casa lo scontro diretto con la seconda forza del campionato, il Savona, passato 2-0 sul terreno del Moccagatta. La squadra del neo-presidente Di Masi, scuro in volto alla fine, è infatti settima a quota 39, a -2 dal sesto posto, ma c’è una partita da recuperare, quella con il Valle d’Aosta (S.Giusto Canavese, 13 marzo). La realtà del campo ha detto che la formazione ligure è superiore ai grigi per qualità dei giocatori, sistema di gioco e reattività fisica, anche se la squadra di Cusatis ha mostrato grande cuore e applicazione.

Ma gli episodi nel calcio contano, e contro il Savona sono andati tutti dalla parte sbagliata. A cominciare dal gol preso dopo 3′ per una dormita di Servili: ci può stare in una stagione, tanto più che l’esperto portiere mandrogno spesso salva il risultato con parate strepitose.
Per continuare con le 4 occasioni da gol create dai grigi, che nel primo tempo hanno messo sotto il Savona andando vicinissimi al pareggio, ma il portiere Aresti ha fatto due capolavori tenendo i suoi in vantaggio. Dopo un quarto d’ora nella ripresa l’Alessandria ha cominciato a calare e a fare confusione, e gli ospiti a partire in contropiede, e man mano che il ritmo scendeva il Savona si avvicinava al raddoppio, giunto a 20′ dalla fine sempre con Virdis, figlio d’arte che con la doppietta di ieri ha raggiunto quota 20 reti. Finita lì. Però non sono d’accordo con chi attribuisce tutte le colpe all’allenatore Cusatis: fa fuoco con la legna che ha, e la squadra nella prima metà ha fatto meglio dell’avversario, ma è finita sotto per errori o prodezze individuali. Senza dimenticare che in estate si parlava di risparmi e di ‘buon campionato’; La squadra non è stata cambiata e non si può pretendere che i giocatori diano ciò che non hanno.
Andar sotto contro chi è stato costruito per vincere non è un disonore, e il traguardo spareggi è ancora possibile.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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