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Fabrizio Piazza, cultore di questa antica arte, racconta la sua vita tra aquile, gufi reali, barbagianni, falchi, gheppi, pellegrini e sparvieri

“Sono nato con il rullo di tamburi normanni nel petto e nel cuore…”

falconeria-2Sono nato a Piazza Armerina (EN), città che rievoca le imprese di Ruggero il Normanno, che venne in Sicilia per liberarla dai Saraceni con le sue armate, fatte di lancieri, balestrieri, arcieri, cavalieri, scudieri, alabardieri e, sicuramente, falconieri. Chiunque nasca nel mio paese, nell’arco del primo anno sente quei tamburi di guerra che echeggiano per i quartieri.
La mia passione inizia all’età di otto anni, quando mio padre mi raccontò che un tempo le aquile e i falchi venivano addestrati per la caccia dai nobili. Visto il mio interesse, mi regalò un vecchio libro di falconeria, scritto da un certo Federico II di Svevia, e il mio primo falco, una femmina di Lanario, un pulcino.
Io e Lana crescemmo insieme: mi regalò bellissimi voli, per poi lasciare il posto a gheppi, pellegrini, sparvieri, persino un maschio di aquila reale riempì il mio pugno e la mia passione.
La mia esperienza cresceva e l’esame veniva superato e giudicato dai rapaci che, al loro primo volo, decidevano se rimanere o allontanarsi per sempre dal loro addestratore.
La falconeria per me è uno stile di vita, sono diventato un maestro falconiere, insegnando agli uomini e ai rapaci: ai primi come vivere con i maestri del volo, ai secondi come diventare Cavalieri Alati. Sono un autodidatta, fatto di studio e pratica sul campo; credo che falconieri si nasca, per poi proseguire in un cammino già tracciato.
I miei figli sono nati e cresciuti a stretto contatto con i rapaci: Andrea è stato il più giovane falconiere d’Italia e oggi, a quattordici anni, è capace di far volare falchi in piena autonomia. Federica ne ha tredici di anni e lavora con grande passione i suoi rapaci sia diurni che notturni, e che dire di Alice, a un anno e mezzo ha pensato di fare il bagno con un’aquila e adesso, che di anni ne ha sei, ha un profondo rispetto per queste nobili creature. Ho creato i primi corsi scuola di Falconeria in vari comuni italiani, collaboro nella formazione di falconieri esperti nell’allontanamento delle specie infestanti. I miei rapaci entrano nelle scuole per parlare di Medioevo, di natura e di quant’altro ruota intorno a loro. Ho dato vita al “Circolo Falconeria Maestra”, con iscritti provenienti da tutta Italia e dall’estero, e alla “Alta Scuola di Falconeria medievale e moderna”. All’interno del Circolo è presente il Gruppo Storico degli Struccieri (con 25 iscritti) e dei Cavalieri Alati. Porto in giro per l’Italia la falconeria filologica, dove il falco portato è lo stesso dei tempi da rievocare (come i pellegrini, i sacri, i lanari, le aquile reali e così via) e dove l’abito indossato è il risultato di studi attenti e minuziosi. Lo stendardo del gruppo storico rappresenta il Turul, ossia il falco sacro utilizzato da Attila per la caccia. Dall’anno scorso ho iniziato a presentare un’iniziativa unica, il Torneo dei Cavalieri Alati, che vede la partecipazione di 4-5 falconieri con altrettanti falchi della specie falco sacro, che si cimentano in prove di abilità e destrezza tecnica.
La mia presenza è stata richiesta da molti palii importanti in varie regioni d’Italia. Ho partecipato per due edizioni di seguito al “Palio di Asti nel Rione S. Secondo”, e ho avuto un grande successo nel 2010 alla festa medievale di Cassine (AL). Nel 2011 si vede anche la partecipazione di Falconeria Maestra al “Palio di Legnano” per la contrada San Erasmo, e nel 2012 Falconeria Maestra si è gemellata con la contrada, portando nel Palio di circa due settimane fa dieci allievi falconieri della scuola medievale di Falconeria Maestra con dieci rapaci. Ho scritto e pubblicato “Falconeria Maestra”, un trattato completo che comprende e descrive in modo chiaro addestramento, ammaestramento, volo, caccia, attrezzature, prevenzione e malattie, specie e quant’altro possa essere utile per la pratica giornaliera. Ad oggi è il testo più consultato da chi si avvicina a quest’arte e dai falconieri professionisti proprio per i suoi contenuti. Nel 2011 come Circolo è stato istituito lo “Albo dei falconieri Falconeria Maestra” con numerosi iscritti. Dal 2013 è stato costituito il vero gruppo storico “Falconeria Maestra”, avendo come simbolo e vessillo Maria SS. Delle Vittorie, patrona del mio paese di origine, che fece da stendardo al nobile Ruggero il Normanno: da qui la nascita dei “falconieri del Vessillo”.

 

Fabrizio Piazza

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