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Lupi, suricati, rane e chiocciole. Grandi e piccoli, colorati, silenziosi, autorevoli e divertenti. Animali che normalmente si nascondono all’occhio dell’uomo, troppo rumoroso e padrone del giorno, che li costringe ai margini del paese e della notte.
Sono arrivati, portati da un tir, nella capitale del vino piemontese e si sono appropriati del paese. Li troviamo sui balconi, hanno invaso le strade e i vicoli, illuminandosi di notte. È stato un live happening a cui tutti sono stati invitati a partecipare insieme agli artisti.

Un lavoro reso possibile dalla collaborazione di Cracking Art con Alfa Romeo, che ha presentato a Collisioni l’installazione “Quante rane entrano in una Alfa Romeo MiTo?” rivisitazione moderna del famoso indovinello popolare sugli elefanti e la Cinquecento. Ci sarà anche un contest in quei giorni, nella pura tradizione popolare delle sagre, per individuare il numero esatto di rane contenute nell’automobile di casa Alfa Romeo e chi lo scoprirà riceverà in premio…

Le grandi chiocciole com’è tradizione del festival individueranno i colori delle diverse piazze di Collisioni. Inoltre lo spettatore potrà immergersi nell’installazione, facendosi ispirare dalle frasi di alcuni celebri scrittori e filosofi del presente e del passato che hanno ragionato sugli animali e la natura.
Da Romolo e Remo a Mowgli, il ragazzo della giungla, passando per il “Buon selvaggio” di Rousseau, Zanna Bianca di Jack London, il Vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepùlveda, le creature selvagge animano le pagine della letteratura e del mito, colto e popolare. La fauna in plastica rigenerabile del gruppo Cracking Art, coloratissime statue oramai note in tutto il paese per le numerose apparizioni pubbliche, accompagnerà tutta l’edizione di Collisioni dal 5 al 9 luglio, interagendo con il pubblico.

L’organizzazione del festival ha infatti invitato Cracking Art a rappresentare con le sue icone di favole contemporanee il tema scelto per l’edizione di quest’anno: “Creature selvagge”.
Anche gli artisti – è questo il senso della partecipazione di Cracking Art a Barolo ‐ sono come enfants sauvages, come bambini allevati dai lupi, come creature che vivono in una dimensione precedente alla civilizzazione e alle convenzioni sociali, sono come elementi naturali allo stato primordiale non ancora trasformati dall’artificiale, quello che succede ai materiali fluidi del sottosuolo prima del cracking catalitico che genera la plastica.

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