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Fu una grossa e complessa operazione antidroga a smantellare a fine 2009 unorganizzazione mista di maghrebini e italiani. A capo della banda cera; a detta degli investigatori; un gruppo di ‘imprenditori della droga’; tutti stranieri; che si servivano di ‘cavalli’ locali per lo smercio al minuto. A indagini concluse; in 35 si sono trovati a rispondere di detenzione di stupefacenti a scopo di spaccio con posizioni diverse a seconda della maggiore o minore partecipazione al commercio. In 27 hanno optato per labbreviato e per loro il pm Francesca Rombolà ha chiesto condanne per complessivi 123 anni e 8 mesi di reclusione. La pena maggiore (10 anni) è stata proposta per il tunisino Ridha Jendoubi (Alessandria); le minori (6 mesi ciascuno) per Antonio Summa (Novi) e Youssef Aneri; marocchino di Alessandria; le altre variano da 2 anni e 8 mesi a 6 anni. Ha ottenuto di patteggiare 3 anni e 10 mesi Monica Cavo (Alessandria); ex assistente della polizia penitenziaria; cinque (Diego Parisi di Castelletto Molina; lalgerino Alì Said Ben; i marocchini Rachid Boutaleb; Nabil Shamiti e Redouan Kadmiri) vanno a giudizio. Lassoluzione è stata proposta per Elena Catalano (Alessandria) e il tunisino Rahouane Cherif. Gli altri imputati che hanno scelto labbreviato sono Marisabel Magagnato; Aldo Cristian Rossi; Vincenzo Barbera; Gianluca Trentin;Massimo Insalata;Michele Piccolo; Carmine Lettieri; tutti di Alessandria; Antonio Colavito di Novi; oltre a 14 marocchini. Il giro settimanale di droga consisteva; solitamente; in 350 grammi di cocaina; 250 di eroina; 2 chili e mezzo di hashish

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