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C’era anche il preparatore atletico Fabrizio Tacchino – residente a Castelletto d’Orba – nello Staff della Nazionale Italiana ai Mondiali di Ciclismo a Ponferrada che si sono conclusi ieri con la vittoria del polacco Michal Kwiatkowski nella prova in linea maschile. “Sono stato convocato dalla Federazione per le gare a cronometro che si sono svolte nei primi quattro giorni della prova iridata. Come Tecnico del Centro Studi, la mia funzione a servizio degli azzurri è stata quella durante l’anno di analizzare dati dagli strumenti a bordo delle bici degli atleti che registrano parametri fisiologici e biomeccanici che servono poi per stilare programmi di allenamento. Durante la stagione sono stato più volte in ritiro con la nazionale maggiore del CT Davide Cassani con un paio di sopralluoghi sul circuito e altre volte ai collegiali con le nazionali U23 e Juniores. Anche per noi tecnici vestire la divisa azzurra è una grande soddisfazione professionale”. Nella prova in linea di ieri non ci sono state grandi soddisfazioni per gli azzurri, visto che il solo Sonny Colbrelli si è classificato nella top twenty. “A Ponferrada siamo andati al Mondiale con ambizioni per la categoria Juniores dove Filippo Ganna è giunto 4° a 7” dal podio, mentre negli Under 23 pur facendo una buona prestazione con Davide Martinelli però lontano dal podio, nei professionisti 5° posto per Adriano Malori. L’atmosfera dei Mondiali è sempre magica perché solo lo sport riesce a mettere insieme tanti popoli in pace tra di loro, un immagine su tutte atleti dell’Ukraina e atleti Russi che si allenano e convivono insieme il Mondiale”. Tacchino ha seguito anche la preparazione di atleti stranieri. “Oltre all’Italia anche un occhio agli altri atleti della squadra RusVelo e Katiusha che si sono preparati sulle strade ovadesi. La RusVelo 16° nella prova Cronosquadre, 1° squadra Professionale, Mondiale vinto dalla BMC e nella prova individuale 8° posto per Anton Vorobyev. Per il prossimo futuro un contratto con la RusVelo sino alle Olimpiadi, ma sono Italiano e quindi spero di rimanere nel giro della nazionale, con due sogni nel cassetto , scoprire nuovi giovani talenti e dare un contributo per attivare un po’ di cicloturismo sulle nostre colline”. Luca Piana

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